Crema News - Pagliari, Finalpia e la stampa

Crema, 29 ottobre 2022

Lettera di Giorgio Pagliari, presidente dell'associazione Finalpia dove spiega le ragioni delle decisioni prese in merito all'albergo del mare.


"Che strana città Crema, ci sono nato e cresciuto, credo di aver dato molto anche quando ho fatto il presidente della municipalizzata, io questa città la amo come pure il team di persone che stanno impegnandosi in modo disinteressato.

L’anno scorso sono stato chiamato dalla allora sindaca Stefania Bonaldi insieme ad altri consiglieri a trovare una soluzione a un problema che da molti anni è alla attenzione dei cittadini, la ex Colonia di Finalpia. Questo cda si è messo in gioco ha lavorato e faticato per mettere in sicurezza il patrimonio che diversamente poteva essere pignorato e messo all’asta.

Questo cda ha fatto un lavoro importante, in modo trasparente lo illustrato e spiegato anche alla conferenza dei capigruppo del consiglio comunale , senza tralasciare nulla se non gli aspetti riservati delle trattative.

Abbiamo illustrato la situazione debitoria, le difficoltà, le possibili opportunità, l’ipotesi di vendita del patrimonio, la fondazione che presiedo ha risposto per più di un'ora alle domande.

Dicendo anche che se il bene è della città dovrebbero tutti, maggioranza e opposizione, cercare di trovare le soluzioni, ho spiegato che il patrimonio al momento è stato messo in sicurezza e che la situazione debitoria, dovuta al fallimento dei precedenti gestori e poi il fermo per Covid potrebbe essere ripianata nell’arco di 6/8 anni.

La funzione sociale di questo patrimonio al momento è nulla vista la situazione debitoria, un modo per poter riavere e rimettere in città le risorse derivate, rimane quella di vendere questo bene al prezzo intorno ai 10 milioni e così stiamo provando. Abbiamo anche pensato a un nuovo statuto coerente con le norme del terzo settore e che da ente gestore della servizio si diventi un ente di beneficenza.

Poi leggo cosa dicono i giornali, che inventano titoloni, che raccolgono le varie opinioni dei leader delle opposizioni, rimango sconcertato, tutti a giudicare e criticare, titolare con “grida”: nessuno di noi ha mai detto che svenderemo a 6 milioni questo bene. Mi chiedo a chi giova, se un gruppo di cittadini si mette all’opera per salvaguardare un patrimonio della città e la risposta è pura polemica mi rattrista, questo cda non ha ambizioni e nessun interesse personale.

Non avete idea della fatica, l’impegno, il tempo dedicato i costi che stiamo sostenendo e, per vostra informazione, non siamo pagati e neppure lo vogliamo.

Qui mi fermo ma sono un po’ deluso, mi verrebbe da dire. .. andate avanti voi perché a me viene da ridere...

Vi rassicuro che questo cda insieme alle persone che stanno collaborando, darà il meglio per contribuire alla risoluzione del “problema Finalpia” continuando con l’impegno che ha profuso in questi mesi".


Giorgio Pagliari (nella foto)


(pgr) Nessuno su questo giornale ha mai messo in dubbio il lavoro che questo cda sta facendo. Per quel che ne sappiamo, possiamo dire che è stato egregio, che in poco tempo ha rimesso in pista un albergo, un bene della città, che era da anni fermo, indebitato, improduttivo, a rischio di fallimento. La svendita a sei milioni? Non scriviamo che si vende, ma che pare ci sia un'offerta di quella cifra o giù di lì. Quindi prendiamo atto che il cda ha tutta l'intenzione di vendere un patrimonio della città che è avviato sulla strada, sia pur lunga, di un risanamento economico. E qui ci viene da pensare che se si vuole vendere è perché questo bene non lo si sa o non lo si vuole gestire. Davvero il comune ha bisogno di questi soldi, pur avendo chiuso un bilancio in positivo di 10 milioni di euro? L'economia insegna che un patrimonio che produce reddito non si vende, ma lo si governa. Se si è capaci, naturalmente.