Crema, 03 agosto 2023
La Cassazione ha confermato la condanna per estorsione all'avvocato Angelo Branchi. Per lui si aprono le porte della prigione.
Anche il tribunale di Roma, ultima spiaggia, ha confermato la condanna a sette anni comminata sia in primo grado a Cremona, sia in secondo grado a Brescia. Quindi per l'avvocato Angelo Branchi si sono le porte del carcere di S. Vittore.
Branchi era stato rinviato a giudizio con l'accusa di estorsione. Insieme con il suo cliente Antonio Silvani aveva inviato lettere di ingiunzione di pagamenti ai clienti di quest'ultimo, che aveva una ditta di serramenti. Il modus operandi di Silvani era semplice: eseguiva i lavori, si faceva pagare in nero e poi, dopo anni, emetteva una fattura reclamando il pagamento del lavoro fatto. I clienti si opponevano e lui mandava, attraverso l'avvocato Branchi, le lettere di ingiunzione, arrivando anche al sequestro di beni se i presunti debitori non ottemperavano. Il tutto verteva sul fatto che i clienti avevano pagato in nero e quindi non si sarebbero autodenunciati. La procedura aveva funzionato per un po', ma poi alcuni clienti si erano opposti e avevano denunciato, alzando il coperchio sull'estorsione.
I giudici avevano rinviato a giudizio sia Silvani, sia Branchi ma mentre il primo aveva seguito un iter processuale che gli aveva dato diritto a uno sconto di un terzo della pena e lo aveva portato a una condanna definitiva a quattro anni e otto mesi in Cassazione nel 2022 e oggi è un uomo libero, Branchi ha sempre optato per il rito ordinario, venendo però sempre condannato.
Poi da Roma il verdetto definitivo.