Crema, 25 aprile 2025
E la festa sia.
Ottant'anni dalla lìLiberazione valgon bene una festa, anche con un'ombra sul cuore dovuta alla recente morte di Papa Francesco, persona che Liberazione l'avrebbe di certo festeggiata.
Nel cremasco sono stati parecchi i paesi dove si è ricordato l'anniversario, con i primi cittadini che hanno rammentato il significato di questa data, il sacrificio di molti che hanno permesso all'Italia di liberarsi dal gioco fascista e di porre termine a una guerra che ha fatto milioni morti, da una parte e dall'altra.
A Crema il sindaco Fabio Bergamaschi, che di anni rispetto all'anniversario, ne ha la metà, non ha perso l'occasione di puntare il dito su accadimenti internazionali: "Non è difficile scorgere questi caratteri inequivocabili nell’azione odierna di alcuni Stati e, almeno in nuce, di alcuni movimenti politici di chiara matrice estremista, in uno scenario internazionale sempre più deteriorato dall’azione delle autocrazie, ma anche all’interno delle nostre stesse affaticate società democratiche occidentali".
Diverso il discorso del primo cittadino di Casale Cremasco, Antonio Grassi: "C'è la necessità di una nuova Resistenza contro l’ingiustizia, l’odio, l’indifferenza. Ma anche contro le disuguaglianze e le prevaricazioni. Contro un sistema che aumenta la forbice tra ricchi e poveri. Dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri".
Unitario il discorso del sindaco di Sergnano, Mauro Giroletti: "Il 25 aprile è una giornata di memoria unitaria per tutta la nostra Nazione perché la Festa della Liberazione è festa di tutti gli italiani, nessuno escluso. Oggi ricordiamo non solo la fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia, ma anche la vittoria della democrazia e della libertà contro ogni forma di dittatura.
A Pianengo per la circostanza del lutto nazionale non era presente la fanfara dei bersaglieri e il programma ha visto la deposizione di una corona presso il sacrario al cimitero seguito da una Santa Messa poi la deposizione di una corona presso il monumento ai caduti e il discorso del sindaco Roberto Barbaglio poi la parola è passata a Camilla prima cittadina del consiglio comunale dei ragazzi e a seguire quello di Battista Alloni, presidente della sezione combattenti e reduci.