
Monte Cremasco, 07 agosto 2022
Il comune contro lo stato. In tribunale.
In ballo ci sono 3.5 milioni di euro a fondo perduto che lo stato avrebbe dovuto assegnare al comune di Monte Cremasco per poter costruire ex novo la scuola elementare. Conditio sine qua non per ottenere il corposo finanziamento: abbattere la scuola vecchia. E qui nasce l'equivoco che ha escluso il comune cremasco dalla graduatoria nazionale. Quando il comune fa domanda, ritiene di essere nel giusto perché la scuola vecchia, datata 1959 sarà abbattuta. Resta in piedi solo la nuova mensa, costruita nel 2015. Ma lo stato confonde la vecchia mensa, trasformata in aule e che verrà abbattuta insieme alla scuola, con quella nuova e obietta che così non si ottempera alle disposizioni, mettendo fuori dai finanziamenti il comune. Che non ci sta e ricorre in tribunale.
"Il 12 luglio scorso abbiamo avuto una prima udienza a Roma - dice il sindaco Giuseppe Lupo Stanghellini, che di mestiere fa l'avvocato - che ci è stata favorevole. Il giudice, visti gli atti e compreso che ci sarà poco da discutere, ha fissato l'udienza per il prossimo 27 settembre, a Roma davanti al Tar".
Se il giudice desse ragione al comune di Monte Cremasco verrebbe a crearsi una situazione imbarazzante. I fondi destinati a questa misura sono stati interamente spesi e quindi, per ottemperare alla sentenza potrebbe essere necessario annullare la graduatoria stilata e rifarne una nuova nella quale appare il comune di Monte Cremasco, a discapito di altri, per un ammontare di 3.5 milioni di euro. La logica, invece, vorrebbe che lo stato aumentasse il finanziamento disposto giusto di 3.5 milioni di euro, inserendo in graduatoria il comune, senza rifare tutto daccapo, cosa che comporterebbe costi e problemi per i comuni che si troverebbero esclusi.
Nella foto, la scuola elementare