Monte Cremasco, 21 maggio 2022

Terremoto nella Associazione Fraternità famiglia per l'accoglienza. Durante l'ultima assemblea, svoltasi on line a inizio mese è stata decisa l'esclusione di Mauro Inzoli, ex sacerdote ed ex presidente del Banco Alimentare, nonché ex parroco della SS Trinità a Crema e capo indiscusso di Cl. Oltre a lui sono stati accompagnati alla porta il presidente di Arché Claudio Cogorno e il suo vice, Roberto Sangalli. Il primo avrebbe sulla coscienza una serie di fallimenti e debiti nei confronti della Fraternità per 175mila euro.

L'assemblea non è stata per nulla tranquilla perché da tempo i tre soci erano nel mirino, anche se sin qui avevano sempre ottenuto il voto necessario per restare all'interno dell'organizzazione che si occupa di infanzia. Mauro Inzoli, dopo le note vicissitudini che l'hanno visto condannato al carcere e dopo che PapaFrancesco lo ha ridotto allo stato laicale, era rimasto nell'associazione, pur con numerosi soci contrari. Nell'ultima assemblea on line è arrivato il redde rationem, con la votazione degli aventi diritto che ha visto 91 voti a favore della sua permanenza, ma 170 soci che hanno deciso l'estromissione, mentre sette si sono astenuti.

Stessa sorte per Claudio Cogorno. Al presidente di Arché si rinfaccia di avere debiti con l'Associazione per 175mila euro. Per lui 115 voti lo volevano ancora in seno alla Fraternità, mentre in 169 hanno decretato la sua estromissione, contro 7 astenuti.

Ha seguito le tracce del presidente anche il vice Roberto Sangalli, che ha visto 110 soci votargli a favore, ma 169 contro e sette astenuti.

L'estromissione dalla Fraternità dei tre diventa effettiva dopo trenta giorni, quindi ai primi di giugno.

L'assemblea è stata presieduta dal presidente Giuseppe Cantoni.


Nella foto Mauro Inzoli, quando era ancora sacerdote e Claudio Cogorno, presidente di Arché