Crema, 07 aprile 2025
Una Festa del Salame Nobile Cremasco con i fiocchi: territorio, cultura gastronomica e buon gusto.
Questi i fili conduttori della kermesse appena conclusa che ha visto transitare in piazza Duomo 20mila visitatori.
Convivialità, musica, allegria e soprattutto la riscoperta della gastronomia cremasca.
Evento clou della manifestazione, oltre alla gara del salame vinta dall’azienda agricola Cascina Brugnole di Trigolo, la dichiarazione ufficiale della prima De.Co (Denominazione comunale di origine) di Crema: il biscotto Mostaccino.
A presentarlo l’assessore al commercio di Crema Franco Bordo insieme al membro della commissione De.Co Annalisa Andreini (che si è occupata della relazione tecnica) e alla presidente della Confraternita del Tortello Cremasco Roberta Schira, che ne hanno parlato con la presentatrice Barbara Donarini.
Un biscotto secco, con all’interno diverse spezie e con alle spalle una lunga tradizione, fatta soprattutto di testimonianze orali e di un’antica ricetta in once, è stato presentato sul palco della festa del salame. Un unicum e ingrediente sempre presente nelle diverse ricette del tortello cremasco.
Ma non solo: è un biscotto versatile, perfetto da grattugiare anche per le preparazioni salate come ripieni e farce di arrosti e animali da cortile.
Una chicca: perché non provarlo in abbinamento alla panna montata o al Gorgonzola?
La sfida lanciata ora è l’invito, ai tanti pasticceri di Crema, a produrlo o inserirlo in qualche nuova proposta dolciaria.
Qualche novità lanciata dai Fuori Piazza 2025 e dagli espositori?
Le Bontà del Borgo di via Mazzini hanno presentato due show cooking tipici del territorio: un risotto con la pasta del salame e i tortelli cremaschi della tradizione.
Show cooking anche per la pasticceria Grello, che in occasione della festa ha lanciato il salame di cioccolato, il croissant salato farcito con il salame e il bicchierino goloso.
Una nuova torta a tema cremasco per la pasticceria Dolci Torte, presente in piazza Duomo, con una base di frolla, uno strato di ricotta fresca e amaretti Gallina sbriciolati in superficie.
Tra gli espositori ottime le pagnotte (preparate con lievito madre, lunghe lievitazioni e materie prime di qualità) e le crostate di marmellata del Piccolo Forno Manfredi del giovane Giacomo Manfredi, che ha visto svuotare il banchetto in breve tempo.
Interessante anche il banchetto dei formaggi di pecora dell’azienda agricola Bianchessi di Quintano, che sul palco della festa ha parlato del rapporto tra tradizione e innovazione. Qualche consiglio gustoso?
La Pepita, la loro robiola già premiata in diverse occasioni, da abbinare ad una mostarda artigianale (per esempio la pandinese Leccornie doc, presente col suo stand).
Grande successo per la giardiniera artigianale proposta da 3 BriEn, presente tra gli stand, con i suoi aperitivi e calici di Champagne. Ideata da una food blogger cremasca, la ricetta della giardiniera cremasca-francese nasconde un connubio strepitoso di sapori, molto apprezzati dai visitatori francesi venuti in città per il gemellaggio.
Tanti anche i biscotti presenti alla Kermesse, tra cui gli Spisighì della Confraternita del Tortello Cremasco, andati letteralmente a ruba (esauriti già nella giornata di sabato), insieme alla novità di quest’anno, i cestini cremaschi ideati dal panettiere Vailati di Ripalta Cremasca, in collaborazione con la storica pasticciera Flaminia Rossi.
Successo anche per le cremaschine dell’Agriturismo Cascina Loghetto (biscotti di frolla arrotolata e farcita con il ripieno del tortello cremasco) e per il bell’aperitivo cremasco: una simpatica box con frittata, salame nobile cremasco, Salva Cremasco e polpette.
Infine, come non citare i tortelli cremaschi?
Amatissimi da visitatori e turisti sono stati i protagonisti della kermesse gastronomica, accanto alle fette di salame.