Crema, 03 luglio 2024

E il ponte di via Cadorna?

In questi giorni da Ferrovie dello Stato è arrivata la conferma che il sottopasso sarà pronto ai primi di settembre. I lavori stanno per terminare questo mese e poi ci saranno i collaudi che occuperanno il mese di agosto. Non improbabile che il comune decida di aprire qualche giorno prima, per verificare l'impatto sul traffico della nuova via di comunicazione, prima che il passaggio diventi più impegnato, con l'apertura delle scuole.

E con l'apertura del sottopasso, adesso lo sguardo si rivolge, nuovamente, al ponte di via Cadorna. Il nuovo assessore Giorgio Pagliari sta lavorando per avere tutte le risposte necessarie e, a sua detta, ha bisogno ancora di un paio di settimane prima di cominciare verificare le soluzioni necessarie per l'operazione. Detto questo, da nostre informazioni, i lavori non cominceranno prima della prossima primavera.

E' stato portato a termine lo studio sul traffico da parte dell'ingegner Percudani ed è stato consegnato in comune. E' uno studio fondamentale per capire come indirizzare il traffico a fronte della chiusura del ponte. In merito al ponte provvisorio, la soluzione non è più in discussione. Sono state interpellate due aziende che installano i ponti baileys. Non sono ancora stati eseguiti i sopralluoghi necessari per capire dove è meglio installarli, anche se le ipotesi indirizzano verso via Cadorna-parcheggio della buca. Qualche idea sui costi sembra ci sia, si tratterebbe di 20mila euro il mese d'affitto. Resta il fatto che per installare il ponte è necessario costruire le infrastrutture sul quale poggia. Non è ancora tramontata l'idea di abbattere questo ponte e costruirne uno nuovo e per questo l'assessore avrebbe in animo un colloquio con il soprintendente, che ha messo il veto all'abbattimento. Se si pensa di costruire un ponte nuovo, sarebbe necessario presentare una domanda scritta alla soprintendenza perché, in caso di diniego, solo con una risposta scritta sarebbe possibile fare opposizione davanti al Tar. E sin qui di scritto non c'è nulla.

Resta il progetto elaborato dalla ditta comasca che ha preventivato un anno di chiusura per eseguire i lavori e il comune non è intenzionato a chiedere un secondo parere.