Crema, 13 aprile 2025
(Annalisa Andreini) Il pranzo di Pasqua direttamente a casa tua?
Quando un ristorante diventa anche bottega con prodotti e preparazioni homemade, le idee possono essere davvero piacevoli.
Stiamo parlando del ristorante Atelier di via Ginnasio, gestito dal giovane chef Emanuele Giono, che proprio in questi giorni ha lanciato la nuova idea della bottega e, per Pasqua, anche la possibilità di asporto (oltre al pranzo in loco).
Un asporto di qualità a partire dal pane, una pagnotta che profuma di buono.
Lo stesso pane che viene offerto come benvenuto durante la cena, accostato a un burro alla barbabietola.
Il punto forte della bottega, da poco inaugurata, è composto dalle marmellate e composte in vaso cottura (tra cui quella kiwi e pepe rosa) ma anche dalla giardiniera e dalla caponata (notevole).
Per Pasqua il menu al ristorante è di 70 euro mentre da asporto 50 euro e prevede due alternative, una classica e una vegana.
La classica propone il carciofo fritto e uovo pochè, una quaglia ripiena di carciofi e foie gras, una lasagna al ragù bianco di cortile, asparagi e zafferano, seguita da un raviolo con erbette e mascarpone. Per il secondo piatto i classici scamone di agnello e capretto al burro.
Per chiudere in bellezza la millefoglie con crema chantilly e frutta fresca.
Per gli amanti della colomba sulla tavola pasquale la brigata di cucina ne ha realizzata una artigianale ben riuscita, con la guida esperta di un pasticcere e giovane lievitista dell’Accademia Maestri del lievito madre e del panettone italiano.
Il plus del giovane chef è la proposta di un menù vegano, con le stesse attenzioni del classico, senza sostituzioni estrapolate all’ultimo momento e un po’ arrancate, come capita invece in molti casi.
Qui la proposta, come primo piatto, è di una lasagna di verdure di stagione e pesto al basilico e, come secondo, la parmigiana di melanzane e la carne vegana con verdure croccanti.
Il piatto must, di cui è innamorato lo chef Emanuele, è il piccione al tamarindo con crema al purè ma da apprezzare, nel menù di primavera, il risotto con gli asparagi mantecato con la robiola di Roccaverano, presidio slow food e un piatto di verdure coloratissimo, che gioca su diverse consistenze dalla cremosità della crema di base alla croccantezza delle chips di carote e patate.