Crema, 12 ottobre 2025

(Annalisa Andreini) Don Burgio e Alba Parietti: due modi diversi di voltare pagina. 

Don Claudio Burgio, cappellano dell’Istituto penale minorile Beccaria di Milano, intervistato dalla giornalista Roberta Schira, ha fatto entrare il pubblico nel mondo complesso delle carceri minorili e sull’importanza del riscatto sociale.

Il cappellano ogni giorno accoglie ragazzi in difficoltà, soli, feriti, arrabbiati e in fuga ascoltandoli e guardandoli negli occhi prima di giudicarli e soprattutto senza avere fretta. 

I cancelli della sua comunità, la Kayrós, restano sempre aperti (giorno e notte) per accogliere chiunque, senza paura. C’è sempre una tavola apparecchiata anche per chi non ha mai avuto un posto. 

L’obiettivo, afferma con forza don Burgio, è offrire ai giovani una nuova opportunità. Anche la politica deve puntare all’inclusione: “Il carcere minorile diventa un’occasione di cambiamento quando i ragazzi intravedono un futuro dopo la cella e quindi possono rimettersi in gioco sul piano sociale e professionale”. 

Per don Burgio quindi voltare pagina non è solo un gesto, ma un allenamento dell’anima. Del resto per lui non esistono ragazzi cattivi (come afferma il titolo del suo libro) ma “captivi”, intrappolati in una società consumistica.

Altra figura carismatica ha occupato, in serata, il palco della Sala dei Chiostri Sant’Agostino è stata la showgirl e attrice Alba Parietti, che ha chiacchierato con il giornalista Antonio Bozzo raccontando diversi aneddoti della sua lunga carriera tra spettacolo e conduzioni.