
Casaletto Vaprio, 10 marzo 2025
(Gianluca Maestri) Addio a Mario Martellosio. L’ex sindaco di Casaletto Vaprio, anche pittore e poeta, si è spento sabato pomeriggio all’età di 98 anni compiuti da pochi giorni. Oggi, dalle 14,30, nella chiesa parrocchiale di San Giorgio , i funerali, celebrati da don Federico Bragonzi.
Una vita piena e significativa la sua, costellata da gioie e dolori e animata da grandi passioni.
Diplomatosi presso l’istituto Valenti nell’arte del figurino, moda e costume teatrale, vi insegnerà per alcuni anni. Oltre al lavoro, in quel di Milano trova la culla per dar vita a una delle sue attitudini: insegnare l’arte figurativa e pittorica in una scuola serale privata. Crea così bozzetti, diventa stilista di qualità, disegna abiti e accessori di alta sartoria. Artista a tutto tondo e poliedrico, Mario Martellosio, in arte MarMa, frequenta a Milano il gruppo Arte 900. In molte delle sue opere, oltre al sapiente uso del colore e al tratto geometrico di alcune figure, troviamo contenuti allegorici, religiosi, con una predisposizione alla metafisica di Giorgio De Chirico. Numerosi i riconoscimenti da lui ottenuti partecipando a concorsi nazionali e internazionali.
Altra sua passione è stata la poesia. Una poesia apparentemente semplice ma che nasconde nei vocaboli arcani, ormai quasi in disuso, la profondità di sentimenti a cui spesso il suo animo si lascia andare, con tenerezza. Nella sua poetica Mario Martellosio segue filoni ben precisi: ricordi e nostalgie, fede e sentimento con un trasporto e un fervore che si sublima nell’amore verso la famiglia.
Oltre alla pittura e alla poesia, un’altra grande passione di Mario Martellosio è stata la politica. Una politica di servizio, che lo porterà a impegnarsi per molti anni nell’amministrazione comunale di Casaletto Vaprio per 15 anni come assessore e per 10 come sindaco.
L’ultimo incontro pubblico con l’artista Martellosio è stato nel 2019, in occasione della personale allestita nella chiesa vecchia. Incontro, questo, impreziosito dalla sua sagace capacità di intrattenere e deliziare il pubblico con racconti, aneddoti e recitati, in quella chiesa vecchia che lui, con lungimiranza, nel 1989 acquisì al patrimonio comunale con l’intento di destinarla a luogo di cultura e aggregazione. Tematica questa che per indole e passione gli fu sempre cara e che perseguì e mise in pratica attraverso l’ideazione e la realizzazione del “Settembre casalettese”, manifestazione che ancora tanti, oggi, ricordano con affetto.
In chiusura, due sono le parole che si rincorrono in questo ricordo: amore e passione. Amore per la sua famiglia e per la sua comunità e passione per quello che faceva. Di Mario, Casaletto Vaprio conserverà a lungo un ricordo grato e prezioso.