Crema News - Dal territorio - Sindaco a fondo Cremona

Dal territorio, 07 luglio 2025

(Niall Ferri) Andrea Virgilio è il sindaco lombardo meno apprezzato secondo il Governance Poll 2025 de Il Sole 24 Ore.

Con un gradimento fermo al 47%, il primo cittadino di Cremona si piazza all’88esimo posto su 97 a livello nazionale, ultimo tra tutti i sindaci di capoluogo della regione.

Un dato che ha scatenato l’opposizione, con un durissimo comunicato da parte del capogruppo di Novità a Cremona, Alessandro Portesani: “È luna di fiele tra il sindaco Andrea Virgilio e i cremonesi. Virgilio - dichiara - finisce all’88esimo posto su 97 posizioni. Ultimo sindaco per gradimento della Lombardia. Fa peggio dell’ultimo Galimberti. È perfino tra i più scadenti del Pd, mentre Mattia Palazzi dello stesso partito brilla nei primi posti della graduatoria. Perde il già risicato consenso ottenuto un anno fa. In parole semplici - evidenzia Portesani - la gente non lo ama e credo che neppure lo apprezzi”.

Il consigliere d'opposizione sottolinea come il dato non possa essere derubricato a semplice polemica politica: “Il dato significativo - spiega - è che il giudizio negativo non lo si può attribuire all’opposizione che, in questo caso, nulla c’entra con la classifica del più prestigioso quotidiano economico del Paese, ma è espressione del sentire della gente. E di questo noi della minoranza non possiamo che prenderne atto”.

A rendere ancora più pesante il confronto, basta guardare le posizioni occupate dagli altri sindaci lombardi nella stessa classifica. In cima c’è Mattia Palazzi, primo cittadino di Mantova, che con il 60% di gradimento è tra i più apprezzati a livello nazionale. Subito dopo si colloca Beppe Sala, sindaco di Milano, al 59%. Anche Sondrio fa registrare un dato positivo con Marco Scaramellini, al 58%, seguito a breve distanza da Elena Carnevali a Bergamo e Alessandro Rapinese a Como, entrambi al 56%. Varese si assesta al 55% con Davide Galimberti, mentre i primi cittadini di Lecco e Pavia raggiungono il 5%2. Più sotto si posizionano Brescia con il 51% e infine Lodi e Monza con un consenso fermo al 50%. Tutti sopra la soglia della sufficienza, a differenza di Cremona, che resta isolata in coda con un risultato che certifica la crescente distanza tra l’amministrazione e il sentimento diffuso dei cittadini.