
Cremasco, 30 ottobre 2023
(Valentina Ricciuti) Cosa ne pensano i sindaci del cremasco della proposta di ricoprire la carica di primo cittadino per un terzo mandato, anche per i comuni fino a 15mila abitanti?
Il sindaco di Offanengo, Gianni Rossoni, che negli scorsi giorni ha partecipato all'assemblea di Anci dove si è discusso di questa possibilità, si è dichiarato assolutamente favorevole. Rossoni, che é in scadenza del suo secondo mandato consecutivo, è tra i firmatari della proposta che verrà valutata entro la fine di quest'anno, anche se le tempistiche sono strettissime. Se la modifica venisse approvata dal Parlamento in tempo utile per le elezioni comunali della tarda primavera del 2024 si aprirebbe per lui la possibilità di un tris.
Oltre al comune di Offanengo, anche a Castelleone e Soresina si andrà al voto l'anno prossimo e anche qui i sindaci uscenti stanno ultimando il loro secondo mandato. Pietro Enrico Fiori si dichiara "favorevole in linea di massima, poiché da un punto di vista tecnico questa modifica è importante per uniformare la legge elettorale. Purtroppo sono sempre meno i cittadini disposti a mettersi in gioco di fronte a una responsabilità così alta. Comunque anche se la modifica dovesse passare, dopo un'esperienza trentennale nell'istituzione con ruoli alterni di governo e di opposizione, rimarrei nella squadra ma non mi ricandiderei come sindaco".
Anche Diego Vairani, sindaco di Soresina, pare non voglia ricandidarsi.
Gli altri comuni cremaschi tra i 5 mila e i 15 mila abitanti interessati da tale modifica sono Pandino, Rivolta d'Adda, Spino d'Adda, Soncino e Pizzighettone. Si dichiara favorevole Il sindaco di Pandino Piergiacomo Bonaventi, in scadenza del suo primo mandato la prossima primavera: "Perché poi è sempre la maggioranza dei cittadini che sceglie, perciò se un sindaco vuol candidarsi per un terzo mandato non ci vedo nulla di male".
Voce fuori dal coro è Giovanni Sgroi, primo cittadino di Rivolta d'Adda a metà del suo primo mandato: "Anche il sindaco più capace deve essere in grado di fare emergere nuove figure durante un decennio di amministrazione della propria città, soprattutto in realtà di queste dimensioni. Dieci anni sono più che sufficienti per completare un programma elettorale e passare il testimone".
Favorevoli Gabriele Gallina e Gianluca Moggi, sindaci di Soncino e Pizzighettone entrambi al loro secondo mandato in scadenza rispettivamente nel 2025 e nel 2026. Per Gallina: "Nello specifico non mi soffermerei sul numero di mandati: è il concetto di limitazione dei mandati che è sbagliato. I cittadini devono essere liberi di scegliersi il sindaco che preferiscono. Se poi ritengono che un sindaco non debba più proseguire, sono bravi abbastanza senza l’aiuto esterno a votare altri candidati; se invece ritengono che un sindaco sia andato bene e preferiscono che continui ad amministrare la propria città, devono poter liberamente scegliere di votarlo tutte le volte che vogliono".
Sulla stessa linea Luca Moggi: "Non precluderei la possibilità di un terzo mandato, anche per fare in modo di garantire la giusta continuità amministrativa ove venga eventualmente riconfermata di nuovo la fiducia dei cittadini".
Chiude laconico Enzo Galbiati, sindaco Spino d'Adda: "Oggi fare il sindaco richiede tanto impegno con molte responsabilità e alla fine sono i cittadini con il loro voto che decidono se un sindaco ha fatto bene o male. Quindi se il 'folle' decide di ricandidarsi, perché no?".