Crema, 04 aprile 2024
(Sara Barbieri) Oltre al danno la beffa.
Nessun rimborso e diritto allo sconto sull’abbonamento di aprile per i disservizi della linea Cremona-Treviglio, usata moltissimo dai pendolari di Crema, Capralba e Casaletto Vaprio, per raggiungere Milano. La tratta si è rivelata nel mese di gennaio e non solo una delle peggiori direttrici del territorio: continui ritardi, cancellazioni, problemi tecnici. Insomma non pochi disagi. Ma a complicare ulteriormente la situazione dei pendolari cremaschi che ogni giorno viaggiano verso il capoluogo regionale è la nuova normativa regionale che regola il bonus dove prevale la tratta con maggior chilometraggio e dunque la linea Cremona-Treviglio rispetto a quella Treviglio-Milano.
C’è però dell’altro. Il nuovo tipo di rimborso elargito da Trenord ai pendolari che subiscono ritardi e soppressioni non ha affatto migliorato la situazione. Non solo non è più automatico e deve essere richiesto dall'utente attraverso una procedura insidiosa, ma cambia anche il calcolo dei disservizi e per questo diventa molto più difficile ottenerlo. E qui cade l’asino: se fino al mese scorso erano considerati i ritardi di oltre cinque minuti, ora si considerano solo quelli di oltre quindici minuti. E a gennaio i disservizi non sono stati tali da raggiungere la soglia del 10% necessaria ai pendolari per essere rimborsati.
Non sono tardate ad arrivare infatti lamentele e segnalazioni dei pendolari cremaschi, stanchi di questa situazione ormai fuori dalle righe:” Le segnalazioni che arrivano dai pendolari superano la fantasia e qualsiasi peggior previsione - dice il consigliere regionale Matteo Piloni - dimostrando che questa operazione non è che un modo per far risparmiare quattrini all'azienda regionale sulla pelle delle persone che ogni giorno devono prendere il treno per lavoro o per studio e che si sentono presi in giro”.