Crema, 22 luglio 2024
"Come Comitato Verità e Giustizia per gli ospiti della Fondazione Benefattori Cremaschi valutiamo positivamente il fatto che il sindaco di Crema, l'8 luglio 2024, abbia pubblicato l'invito a presentare le candidature per il rinnovo del consiglio di amministrazione della Fondazione Benefattori Cremaschi, in quanto l'attuale consiglio, presieduto da Bianca Baruelli, è scaduto con l'approvazione del bilancio consuntivo 2023".
Lo fa sapere Piegiuseppe Bettenzoli, del comitato, che prosegue: "Per il nostro Comitato di familiari, che si è battuto per ottenere la verità e giustizia per le 140 persone decedute in meno di tre mesi nel 2020 nelle strutture della Fondazione (RSA di via Zurla e riabilitazione del Kennedy), questa è una buona notizia, perché noi non abbiamo dimenticato ciò che è accaduto nel periodo della pandemia, noi non abbiamo dimenticato i nostri cari".
Che cosa imputate al Cda?.
"Non abbiamo dimenticato la mancanza dei dispositivi, il mancato isolamento dei casi sospetti, dei sintomatici, il tardivo e ormai inutile utilizzo dei tamponi. Una gestione perlomeno Imprudente, per dirla con il procuratore della repubblica di Cremona, sicuramente un mancato coordinamento della gestione dell'emergenza. Molti amministratori del nostro comune non si sono resi conto ancora adesso che la strage poteva essere perlomeno limitata, che i nostri 140 morti permettono a Crema di vantare il primato, in percentuale tra numero ospiti e decessi, in Lombardia tra le strutture di ricovero e riabilitazione".
Quindi volete il cambio totale del Cda?
"Sì, è' necessario un cambio radicale nella gestione, una scelta di forte cambiamento, introducendo, per esempio, un rappresentante degli ospiti, o dei pazienti deceduti, nel Cda. Siano messi al centro delle attività della Fbc, garantendo cure di lunga durata del servizio sanitario nazionale, a casa, in Rsa e nel fine vita, le persone malate croniche non autosufficienti, le persone malate di Alzheimer o con altre demenze".
Problemi anche di personale?
"Deve essere cancellato il contratto Uneba, che discrimina tra vecchi e nuovi assunti, perché nettamente peggiorativo sul piano salariale e normativo, è evidente che un infermiere oppure un OSS, se vince un concorso pubblico in un ospedale, o se una RSA assume con contratto pubblico, scappi a gambe levate dalla Fondazione come da strutture simili che utilizzano contratti peggiorativi. La Fondazione non può vantarsi di aver migliorato il bilancio, quando nel solo 2023 ha effettuato ben due aumenti delle rette, una stangata per le famiglie di ben 2.737 euro all'anno".