Crema News - La vita eterna Don Natale Grassi Scalvini

Cremasco, 14 settembre 2025

XXIV Domenica ord. C​ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE​

 La Parola: ​​Nm 21,4-9  Sal 77 Fil 2,6-11  Gv 3,13-17

 Dal Vangelo secondo Giovanni ​Gv 3,13-17

 In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

 

(Don Natale Grassi Scalvini) Anche quest’anno, con la ripresa della scuola e tra poco anche del catechismo, tocchiamo con mano il problema sempre più grave del calo demografico: il numero dei bambini diminuisce sempre di più. Tanti studiosi cercano e trovano diverse cause ma certamente una di quelle che a me paiono più responsabili di questo calo è proprio la paura di molti adulti di fronte alla responsabilità di mettere al mondo dei figli. Ci sono troppi problemi economici e materiali, troppo odio e cattiveria, troppa paura della guerra e della malvagità degli uomini: insomma poca speranza nel futuro. Invece l’annuncio stupendo del vangelo di oggi è proprio che Dio ama così tanto il mondo e ha così tanta fiducia nelle capacità di bene dell’uomo, che per sostenere la loro speranza di vita piena e felice, quella dei salvati, è pronto a dare il Figlio suo, facendo cadere su di lui tutta la cattiveria e la malvagità dei prepotenti. 

Da parte sua Dio ha già fatto tutto quello che poteva, nel rispetto totale del libero arbitrio, il più grande dono fatto agli uomini dal creatore, perché il mondo non fosse condannato per sempre al vuoto e alla banalità del male, ma potesse risorgere con Cristo alla vita nuova dei redenti, pronti e in grado di operare secondo la volontà di Dio. 

Come ha detto Gesù, è proprio questa la volontà di Dio Padre: che l’uomo sia salvato dal male e possa ritornare in pienezza a vivere da figlio di Dio operando nel mondo secondo il suo progetto di amore, curando il creato perché sia la casa comune di tutti, trafficando dei talenti ricevuti a maggior gloria dell’Onnipotente e per il bene dei fratelli così che il Regno di Dio cominci a realizzarsi già ora in mezzo a noi. Di fronte ai venti di guerra e di odio che spazzano il mondo da tutte le parti, anche tra di noi, che pure siamo per ora preservati dalla tragedia della guerra, non dobbiamo cedere allo sconforto e rifugiarci nel nostro piccolo orticello ancora tranquillo sperando che qui non succeda nulla di male. Anche se non abbiamo il potere concreto di fermare le distruzioni che generano tanto dolore in molte popolazioni, dobbiamo subito spegnere quei sentimenti di incomprensione, cattiveria e disprezzo per l’altro che alimentano purtroppo la quantità di male presente nel mondo. 

Inoltre non dobbiamo neanche ritenerci direttamente responsabili delle malvagità compiute da altri, specialmente dai potenti e da quanti sono rivestiti di autorità per il governo della società civile, ugualmente nella nostra vita quotidiana siamo chiamati a vivere secondo la legge dell’amore insegnata dal Signore consapevoli che ogni piccolo gesto d’amore, specialmente se compiuto nel nome di Gesù, contribuisce da subito, anche nella piccolezza di una goccia rispetto al mare, nel risanare un poco quest’aria mortale che respiriamo purtroppo anche nelle nostre strade. Siamo così attenti alla nostra alimentazione, a condurre una vita sana cercando di mantenere il nostro corpo secondo l’antico detto latino della ‘mens sana in corpore sano’ e poi ci lasciamo facilmente trascinare a pensieri malvagi verso tanti nostri fratelli, più o meno colpevoli delle malefatte che avvengono vicino o lontano da noi, preoccupati appunto del nostro benessere al punto da essere sempre pronti a sacrificare il bene degli altri pur di accontentare il nostro egoismo..

Anche se siamo consapevoli che non è affatto facile cerchiamo di imitare il nostro Padre celeste, sempre buono verso tutti, cercando di meritarci il suo amore e la fortuna di essere chiamati suoi figli vivendo sempre in modo da rendere onore alla sua maestà aiutando tutti gli uomini a riconoscere la sua presenza che deve risplendere nella verità delle nostre opere e nella bontà che riusciamo a diffondere attorno a noi.