Dal territorio, 09 luglio 2025
(Annalisa Andreini) È stato inaugurato alcuni giorni fa a Caravaggio il nuovo progetto Area Verde della Cooperativa sociale Il susino, ispirato ai valori del libro L’orto sul balcone di Stefano De Vecchi (scrittore e insegnante).
Tutto è partito dalle pagine di un libro pubblicato nel 2022 e rieditato più volte.
“Nato come idea dell’orto tra padre e figlia - ha dichiarato De Vecchi - è poi diventato un orto sociale a Pagazzano, uno spettacolo con Oreste Castagna di Rai Yoyo e adesso è sbarcato a Caravaggio. Sono davvero orgoglioso che i valori di questo testo siano arrivati anche nella mia città”.
Il progetto, supportato dalla Cooperativa Il susino, dalla Fondazione Bergamasca e dal gruppo Soliveri, intende promuovere un orto sociale con i soci diversamente abili della cooperativa favorendo momenti di inclusione con l’intera cittadinanza e altri possibili interlocutori del territorio, come scuole, associazioni e ristoranti.
Come si sono evoluti i lavori?
L’area interessata alle colture era da riqualificare e la cooperativa aveva una convenzione già da alcuni anni con il comune. Anna Boschiroli è stata la preziosa coordinatrice del progetto, che ha seguito in ogni sua fase, supportando i vari momenti con De Vecchi.
“I lavori sono partiti nell’inverno scorso con la recinzione dell’area di 5000 mq- ha continuato De Vecchi. Poi abbiamo realizzato uno scivolo per permettere l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il comune di Caravaggio ci è stato di supporto con il vicesindaco Ivan Legramandi e l’assessore Marco Cremonesi”.
Ora via libera al lavoro dell’orto ma anche a creatività e progetti per coinvolgere anche parte della cittadinanza: “Adesso abbiamo un’area verde - ha concluso Stefano- davvero molto bella e che sarà ben presto riempita di attività. Questi progetti fanno bene al cuore perché la pedagogia del fare è un elemento centrale nella riuscita di un progetto”.
Purtroppo la tempesta di sabato scorso ha creato vari danni all’Area verde appena inaugurata, lasciando alberi tranciati e rami caduti ma una schiera di volontari e soci della cooperativa si sono già attivati per risistemare tutto e renderlo ancora più bello di prima.