Crema News - Dal territorio - Biometano, il comune tace

Soresina, 06 luglio 2025

(Niall Ferri) Sono passati oltre due mesi dal deposito della diffida contro l’impianto di biometano in via Persicana, ma dal comune di Soresina non è ancora arrivata alcuna risposta. A denunciarlo è il Comitato BiometaNO, che aveva presentato un documento di quasi trenta pagine con osservazioni puntuali e dettagliate, chiedendo un confronto chiaro e trasparente “su aspetti di rilevanza pubblica, legati in primis alla tutela della salute e dell’ambiente”.

Nel frattempo i lavori sono già partiti e, secondo il Comitato, l’unica reazione da parte dell’amministrazione sarebbe stata una richiesta di chiarimenti sulla provenienza della documentazione usata: “Si tratta di atti amministrativi che, per legge, dovrebbero già essere accessibili al pubblico. Non risulta quindi comprensibile quale sia la rilevanza di tale richiesta”.

A far discutere è anche una recente comunicazione firmata dal sindaco, che, stando alla nota del Comitato, preannuncerebbe l’intenzione di coinvolgere gli enti partecipanti alla Conferenza dei servizi e di valutare “eventuali profili di rilevanza penale”, riservandosi “qualsivoglia azione necessaria per la tutela degli interessi dell’ente”.

Simili comunicazioni rischiano di apparire come pressioni improprie verso cittadini che esercitano legittimamente un proprio diritto - denuncia il Comitato. - Sarebbe stato più coerente utilizzare lo stesso livello di sollecitudine e determinazione per richiedere, nei tempi opportuni, il parere sanitario dell’Ats sull’impianto”. Al centro delle critiche anche la posizione del sindaco, che nei giorni scorsi avrebbe risposto a 1082 cittadini firmatari di una petizione spiegando che il Comune “sarebbe privo della necessaria competenza a provvedere alla revoca/annullamento”, mentre ora sarebbe intervenuto direttamente “a sostegno” dell’organo che ha autorizzato l’impianto. Una contraddizione che, secondo il Comitato, “unita al silenzio prolungato, rischia di trasformarsi in una risposta implicita a tutti gli effetti”. “Il nostro diritto alla salute è un suo dovere istituzionale - scrive il Comitato rivolgendosi direttamente al sindaco -. Rispondere ai dubbi sollevati non è solo una questione di trasparenza e credibilità, ma un atto di correttezza nei confronti della cittadinanza che Lei rappresenta”. In chiusura, l’associazione annuncia che, in assenza di riscontri puntuali, “si riserva di valutare ogni ulteriore iniziativa presso le sedi più opportune”. E ribadisce: “Non ci faremo intimidire da tentativi di delegittimazione. Continueremo a chiedere risposte, trasparenza e tutela della salute”.