Dal territorio, 07 dicembre 2024
(Annalisa Andreini) Le mille e un Salva”
Il Salva cremasco, si sa, è un formaggio molto amato sia nella nostra zona che in quel di Cremona.
Del resto, si presta in svariate ricette dall’antipasto al dolce, con una versatilità infinita che sorprende.
Così, lo chef Marco Prandini, titolare del ristorante cremonese Quadrophenia, ha pensato davvero di proporlo in una veste inedita. L’abbiamo visto nella mantecatura di alcuni risotti, tagliato a fette e piastrato, a quadrotti con le classiche tighe, olio e pepe nero, nelle lasagne vegetariane e persino in una versione dolce con pasta sfoglia e miele( firmata, anni fa, dallo chef Antonio Bonetti.
Stavolta invece la proposta cremonese è davvero audace: “Il Salva Cremasco - dichiara chef Prandini - è uno dei miei formaggi preferiti, in assoluto. Dopo 90 giorni di stagionatura, lo lasciamo altri 30 giorni nello sciroppo senapato della mostarda, poi porzionato e tenuto in immersione. Vi posso garantire che è una meraviglia”.
Nel Cremasco invece due le new entry, in quanto a reinterpretazioni del Salva, sono andate all’agriturismo Chioso di Sotto di Moscazzano e al ristorante Da Rosetta a Passarera di Capergnanica. Il primo ha proposto, nel menu di questo inizio dicembre, un riso Carnaroli mantecato al Salva Cremasco con una densa e colorata crema di zucca, Amaretto Gallina e salvia.
Il secondo, invece, ha davvero stupito i commensali con un aperitivo un po’ inedito: un toast ben fatto, burroso e tostato al punto giusto. con una farcia di Salva Cremasco e mostarda homemade di pere e mele.