Crema, 21 febbraio 2034

(Annalisa Andreini) Cosa hanno scelto per San Valentino i cremaschi? 

Intanto possiamo chiamarlo un “San Valentino allungato” perché ormai non si festeggia solo nella serata del 14 febbraio ma anche nel weekend successivo con un bel riscontro di cene e fiori.

Gli agriturismi locali hanno puntato sui piatti della tradizione, risotti cremosi e tartellette vogliose ma con un pizzico di romanticismo e un tocco deciso di rosso con tanto di menu cartaceo tempestato di cuori per coccolare i clienti.

Non sono mancate anche le proposte più eleganti e sofisticate in location intime con qualche piatto dedicato anche al pesce, non così frequente nel nostro territorio, fino ad arrivare all’Ufficio Famiglia di Crema che ha organizzato alla Casa del Pellegrino la cena di San Valentino “Noi siamo Noi” dedicata a tutti gli innamorati. Locali storici, qualche proposta nuova e anche iper-trandy.

In ogni caso si è potuta gustare una cucina creativa con ingredienti di prima scelta, attenzione per i particolari e un’ampia selezione di vini.

Uno dei piatti gourmet che ha colpito nel segno è stata la pasta fresca, come i bottoni confezionati a mano con un sugo di branzino presentati dal ristorante Rosetta di Passarera che, per mano del giovane chef Filippo Barbaglio, sta regalando tocchi di colore e di creatività ai piatti della tradizione.

La parola vincente è “homemade”: il valore aggiunto di preparare tutto in una cucina espressa, compresi pane, focaccia e lievitati. E, per l’occasione, ha raccolto in un tortello dalla forma originale la poesia di una serata ricca di belle suggestioni. 

Apprezzato anche il maialino al forno con caramello al ginepro e mele spadellate: l’agrodolce fa rima con romanticismo.

E, per concludere, la millefoglie scomposta con note di mandorle.

Ma sicuramente il dolce ha fatto da padrone nelle degustazioni serali per una fuga d’amore speciale.

Tanti i dessert molto elaborati, forse un po’ blasonati o un po’ vintage oppure, al contrario, troppo “moderni” per l’occasione romantica. La nota di merito va indubbiamente alla giovanissima pastry chef Sara Losa che ha stupito gli ospiti del Ristorante “Antico Sapore” di Rivolta d’Adda con una madlen al cioccolato fondente, un cremoso al cioccolato e pepe rosa e un gelèe al lampone profumato all’acqua di rose. Una pasticciera di soli 23 anni si fa così spazio tra tanti nomi importanti maschili conquistando tutti con la sua sensibile fantasia. E il tocco femminile si vede tutto nella realizzazione dolce pensata per San Valentino e dedicata all’amore con un’esplosione di rosso.

In fondo l’amore di San Valentino è sempre un amore goloso che nasce (e cresce) a tavola in una fusione di sorrisi e sguardi che amplifica i sapori dei piatti.

E il buon cibo è sempre e comunque piacere e seduzione.