Crema News - Soncino - Opere pubbliche e polemiche  Una veduta dall'alto di Soncino

Soncino, 13 gennaio 2025

(Gianluca Maestri) È lungo, molto lungo e di conseguenza molto corposo l’elenco delle opere pubbliche del relativo piano triennale 2025-2027 approvato a maggioranza dal consiglio comunale nella sua ultima seduta. Si prevedono investimenti per quasi otto milioni di euro, tutti inseriti nell’annualità 2025. Piste ciclabili, riqualificazione e miglioramento della viabilità, asfaltature di strade comunali, restauro della cinta muraria e della rocca sforzesca: non manca nulla. Eppure l’opposizione ha dato battaglia parlando apertamente di mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione.

A presentare il piano è stato il vicesindaco Fabio Fabemoli, dopodiché si è aperta la discussione.

Daniela Cavati, capogruppo della minoranza di Uniti per Soncino, ha presentato una serie di slides per dimostrare come le opere pubbliche previste dall’attuale amministrazione siano sostanzialmente le stesse da anni e dichiarando di condividere l’osservazione contenuta nel parere del revisore dei conti sulla mancanza di crono-programmazione delle stesse. “Forse sarebbe meglio progettare di meno, ma realizzare qualche opera”, ha chiosato.

“Siamo molto contenti – ha risposto Fabemoli - delle opere che siamo riusciti a fare in questi cinque anni. Se qualcuno mi avesse detto nel 2020 che avremmo messo in cantiere tanti progetti quanti ne abbiamo realizzati, non gli avrei creduto. Tutte quelle che sono all'interno del programma sono opere inserite perché sono stati chiesti dei finanziamenti: faremo interventi se arriveranno i contributi. La programmazione è spesso legata alle vicende delle imprese appaltatrici dei lavori. Alcuni cantieri vanno bene, altri sono molto più a rischio. Mi pare che nel suo parere il revisore abbia fatto una valutazione più politica che tecnica”.

Per il sindaco Gabriele Gallina “Agire in modo diverso sarebbe cattiva programmazione”. “Così com’è impostato il programma –ha aggiunto-, non dobbiamo tornare in consiglio comunale quando un bando viene pubblicato. La nostra programmazione è questa, non altra”.

“Come minoranza – ha dichiarato il consigliere Giovanni Gabriele Moro - esprimiamo un voto contrario al vostro piano avvalorati anche dal parere del revisore dei conti. Mi spiace aver colto una sorta di squalificazione dell'operato del revisore stesso, figura professionale, autonoma, libera e quindi degna di rispetto”.