Crema News - Crema - Case Aler: 1097 sono sfitte Case Aler

Crema, 07 luglio 2025

Sono 1097 gli alloggi Aler, e cioè di regione Lombardia, rimasti vuoti nella provincia di Cremona lo scorso, a cui vanno sommati altri 841 di proprietà dei Ccmuni, alcuni in convenzione con Aler. Numeri che da soli basterebbero a  confermare il fallimento delle politiche abitative della Giunta regionale. A renderlo noto è il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, che ha rielaborato i dati degli accessi agli atti presentati dalla consigliera regionale del Pd Carmela Rozza in tutte le Aler della Lombardia. 

I numeri di Cremona sono purtroppo in linea, fatte le dovute proporzioni, con quelli della regione. Nel 2022 gli alloggi sfitti Aler erano 19.534; nel 2023, secondo i dati recuperati da ogni singola Aler e dai grandi Comuni, gli alloggi sfitti erano 32536. Di questi 22496 nelle Aler e 10.040 nei Comuni. Nel 2024 il totale degli sfitti di edilizia popolare pubblica è 38.198, di cui 23.164 nelle Aler e 15034 nei Comuni, 5662 più che nel 2023.

In Provincia di Cremona il totale è di 1938 case popolari sfitte, di cui 1097 di proprietà dell’Aler e 841 dei Comuni. Delle 1097 case Aler, ben 759 sono vuote, e rimarranno vuote, per carenza manutentiva. E 124 sono sfitte per ristrutturazione.

Degli 841 alloggi popolari dei Comuni, di cui 416 nel Comune di Cremona, sono ben 597 quelle oggetto di ristrutturazione, di queste 321 a Cremona che, tra i capoluoghi ha il dato più alto di ristrutturazioni programmate, dopo Milano. E 66 sono sfitti per carenza manutentiva.  

“In occasione del bilancio di assestamento - annuncia Piloni - chiederemo risorse da destinare ai comuni sotto i 100 mila abitanti (tutti quelli cella nostra provincia, ndr) per il recupero delle case vuote e proporremo di dividere il patrimonio sfitto di Aler in due parti: il 60%, quello destinato a chi ha redditi inferiori ai 14mila euro e non può sostenere spese di ristrutturazione delle case, deve essere recuperato a spese dell’Aler, il 40% invece deve essere destinato a famiglie con redditi superiori alla soglia di indigenza, ma non abbastanza da poter sostenere il costo di un affitto di mercato, con spese di ristrutturazione a loro carico. Per il 2025 dal governo per tutta la Lombardia sono arrivati 2,8 milioni di euro, una cifra neanche lontanamente sufficiente. Basta giusto per la ristrutturazione solo 186 alloggi, se si considera il costo medio di 15mila euro per ogni intervento”.