Rivolta d'Adda, 24 maggio 2025

Martedì ci sarà l’interrogatorio di garanzia per Giovanni Sgroi che si presenterà davanti al Gip Sara Cipolla con l’avvocato di fiducia Domenico Chindamo. Il sindaco (sospeso immediatamente dal prefetto) ascolterà le domande del giudice ma non si sa se risponderà. La strategia sarà decisa lunedì con l’avvocato. Di certo al termine dell’interrogatorio il legale chiederà al giudice di attenuare il regime di arresti domiciliari del suo assistito, visto che non può reiterare il reato (non va in clinica), non c’è pericolo di fuga e non può inquinare le prove (l’inchiesta dei carabinieri è lunga 13 mesi e le quattro testimonianze raccolte sono di per sé esaustive).

In paese la sorpresa non è ancora passata e le bocche restano cucite. Nessuno azzarda giudizi sul sindaco che nei suoi quattro anni di regno si è guadagnato la fama di decisionista, ma che nel borgo non ha mai dato adito a pettegolezzi del genere che poi lo hanno inguaiato. E la sorpresa è stata grande tra le fila della sua formazione politica Rivolta dinamica, tanto che il commento della sua vice sindaco Marianna Patrini è breve e secco: “La notizia ci lascia sgomenti, ma restiamo vicini al nostro sindaco, in questo momento di forte difficoltà. Siamo compatti e concentrati sulle cose da fare. La notizia ha colpito tutti, amministratori e dipendenti. Questa mattina (ieri per legge, ndr) abbiamo fatto una riunione noi della maggioranza anche con i dipendenti e ci siamo detti che dobbiamo andare avanti e vedere che cosa succede”.

Ha parlato con il sindaco?

“No, mi sarebbe piaciuto sentirlo, ma non è stato possibile”.

Pensa che martedì verrà chiesta l’attenuazione degli arresti domiciliari?

“Sta nella logica delle cose. Vedremo come evolverà la situazione”

Avrebbe mai pensato di sostituire il sindaco?

“Non in circostanze così drammatiche”.

Più decisa la dichiarazione dell’avvocato Chindamo: “Il mio assistito si ritiene totalmente estraneo ai fatti e avremo modo di dimostrarlo”