Crema News - Montodine - Caserma, quanto ci costi La caserma in costruzione

Montodine, 31 gennaio 2025

(Annalisa Andreini) Caserma e deposito sotto accusa.

La minoranza torna a discutere sulle scelte della maggioranza relative al bilancio presentato a dicembre 2024 e in particolare alle ragioni per l’aumento dell’addizionale comunale dell’Irpef.

I tre consiglieri del gruppo di minoranza Progetto Amministrazione, Angelo Bianchessi, Diego Capone e Claudia Spoldi sono intervenuti sulla questione della nuova caserma dei carabinieri in via Madre Teresa di Calcutta, i cui lavori, a cura del Ministero delle Infrastrutture, sono partiti nell’estate 2024. Il cantiere della caserma attualmente è fermo dallo scorso agosto, dal momento che i 2,5 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture non sono sufficienti a portare avanti e completare il progetto.

I lavori per ora si sono fermati allo scheletro dell’opera e questa interruzione ha fatto scaturire numerose perplessità nel gruppo di minoranza: “Non comprendiamo le ragioni del sindaco Alessandro Pandini, che si è esposto affermando l’arrivo di 300mila euro per completare l’edificio. Ma, se si considera lo stato attuale dei lavori, la cifra nominata dal sindaco forse non potrà coprire la conclusione dell’opera. Esiste il rischio che il cantiere vada avanti per anni e che abbia un costo complessivo più alto. Ciò che non ci è chiaro è questo: se non è un’opera a carico dell’amministrazione, perché dare ai cittadini delle rassicurazioni sull’arrivo di nuovi fondi per completare l’opera?”. 

Oltretutto, nel frattempo, il Ministero aveva già comunicato al primo cittadino la futura risoluzione del problema economico, con gli aiuti salva impresa, per poter far riprendere i lavori della caserma. Per cui il comune dovrebbe essere solo un semplice spettatore. 

La minoranza, in sostanza, punta il dito sia sui tempi di esecuzione del progetto della caserma, che probabilmente sforeranno quelli programmati, sia sui costi ancora da sostenere.

Ma non è tutto. 

A essere sotto l’occhio del ciclone anche il capannone di oltre 400 metri quadrati, che peserà ben 250mila euro sulle casse dell’amministrazione.

La minoranza è perplessa sui vantaggi legati alla costruzione di un deposito per ricoverare gli attrezzi, situato a due chilometri dal paese: “Riteniamo che in merito ad un investimento così importante per il comune, come giustificazione dell’aumento dell’ addizionale comunale, la giunta avrebbe anche potuto perlomeno consultarci per avere un parere in merito, anche considerando che il comune ha in essere 23 mutui per cifre importanti da restituire”.