Crema,, 17 febbraio 2023

Dal lunedì 20 febbraio sarà attivato presso la Casa di comunità di via Gramsci a Crema l'ambulatorio infermieristico, a cura degli infermieri di famiglia e di comunità.

“L'infermiere di comunità - spiega il direttore aziendale professioni sanitarie e socio sanitarie Annamaria Bona – è un professionista qualificato, con un master di primo livello o un corso regionale di perfezionamento e una predisposizione al lavoro a servizio del territorio. Rappresenta un aiuto per l'utente, ma anche un punto di riferimento per i medici di medicina generale e per individuare il migliore percorso di cura”.

Presso l'ambulatorio di Crema verranno svolte attività di accoglienza e orientamento ai servizi territoriali e prestazioni tecniche e assistenziali tra le quali rilevazione e monitoraggio dei parametri vitali ( pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturazione, rilevazione della glicemia, rilevazione peso/altezza e calcolo del BMI, stick urine), somministrazione della terapia su prescrizione di un medico; medicazioni semplici e monitoraggio delle lesioni cutanee, interventi di educazione alla corretta assunzione della terapia farmacologica; interventi educativi volti ad incentivare la pro-attività del cittadino verso la propria salute/malattia, con eventuale coinvolgimento del caregiver. Il servizio sarà aperto lunedì, giovedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 13, martedì e mercoledì dalle 12 alle 16. L'accesso è libero, con presentazione spontanea. Per ulteriori informazioni si può contattare il numero 0373280562 o inviare una mail a ifec@asst- crema.it

Per il direttore sociosanitario di Asst Crema Diego Maltagliati: “Questo è uno dei servizi per dare vita e corpo alla casa di comunità e alla rete di prossimità che abbiamo ipotizzato- Vera novità della riforma lombarda, quella dell’infermiere di famiglia è il primo segno tangibile di un incremento di risorse sul territorio”.

Secondo l'ultimo piano di fabbisogno del personale 2023-25 Asst Crema prevede un incremento di risorse territoriali pari al 30 per cento. Per quanto riguarda gli infermieri di famiglia: “Ora sono 10, distribuiti nei vari presidi aziendali. A regime saranno 26“.

L'attivazione del servizio a Crema segue quella nel presidio Santa Marta di Rivolta d’Adda. “Dallo scorso maggio – dice Bona – è attivo un analogo servizio molto apprezzato anche a Rivolta d'Adda”.

A oggi ne hanno usufruito 165 pazienti provenienti dal territorio cremasco per un totale di 885 prestazioni erogate. Su Crema sono già chiare alcune prospettive di ampliamento: “questo – chiude Bona – è un primo passo nello spirito della riforma, l'intenzione è poi quella di sviluppare un percorso condiviso con i medici di medicina generale per la presa in carico dei pazienti cronico fragili e la realizzazione di interventi domiciliari”. 



Nelle foto, Maltagliati e Bona, due infermiere e l'ambulatorio