Crema, 03 febbraio 2024
Nebbia fitta e treno in ritardo.
È successo ieri mattina al treno 10606 per Milano in partenza da Crema alle 7.20 e proveniente da Cremona. Subito dopo la comunicazione della motivazione da parte di Trenord, che attestava un ritardo di 12 minuti, tra i pendolari ormai abituati a ritardi quotidiani c'è chi si chiedeva se la giustificazione fosse plausibile.
La risposta è affermativa. Per regolamento il macchinista può tenere una condotta in base alle condizioni meteo tenendo conto delle variabili di visibilità, aderenza e condizioni del materiale. Perciò in base ai metri di effettiva visibilità, luce o buio e binari asciutti o bagnati è possibile ridurre la velocità. Nebbie fitte e particolarmente umide possono aumentare rischio il pattinamento in prossimità delle fermate o di scambi, quindi alcuni macchinisti preferiscono attenersi alle indicazioni dell'IPCL, ovvero le norme per la circolazione dei rotabili, che raccomandano "senno e ponderatezza" perciò un comducente che non si sente del tutto sicuro si comporta di conseguenza.
In questo caso, il rallentamento "per nebbia", sarebbe avvenuto per garantire il transito in sicurezza del treno che viaggiava in direzione opposta su binario unico, e che ha causato anche un maggiore tempo di sosta e ripartenza dalla stazione di Casalbuttano
Diverso è il caso di neve e ghiaccio, dove invece da regolamento bisogna effettuare diverse frenature e sfrenature sia nella tratta iniziale che in quelle intermedie in caso di una certa distanza tra due fermate.