Capralba, 13 febbraio 2025
Pericolo.
Oltre 250 piante di alto fusto, pioppi, frassini, querce, ontani che hanno oltre 50 anni di vita stanno per essere abbattute grazie a uno sciagurato permesso che l'Utr (ufficio territoriale regionale) ha concesso su domanda del regolatore della roggia Rino, Alessandro Moro, nei terreni di proprietà dell'azienda Bonaventura.
Le piante si trovano lungo l'argine della roggia Rino, regimentata dal regolatore delle acque Alessandro Moro. La striscia di alberi che si vuole abbattere accompagna il Rino, la roggia che attraversa i giardini di piazzale Rimembranze a Crema per intenderci e dalla provinciale Melotta è visibile sia guardando verso Capralba, sulla sinistra, per 150 metri, sia verso Campagnola, altri 350 metri, sulla destra. Arrivando da Campagnola, si va verso la chiesa e poi il piccolo cimitero e da lì, che diventa territorio di Capralba, si nota la roggia Rino accompagnata da alberi molto alti.
C'è da dire che solo alcuni di questi alto fusti sono ammalorati e che la gran parte sono sani e accolgono molta selvaggina che vi trova riparo. Abbatterli sarebbe un disastro naturale di grande importanza e ci si meraviglia come l'ufficio territoriale abbia concesso il permesso. Probabilmente se qualcuno avesse fatto un sopralluogo si sarebbe reso conto che le piante stanno benone e non costituiscono pericolo per nessuno, visto che stiamo parlando di aperta campagna.
La speranza è che ci sia un ripensamento da parte dell'ufficio e che il permesso venga revocato e rilasciato per le sole piante morte e molto ammalate (di certo non 250...).