
Rivolta d'Adda, 03 ottobre 2023
(Gianluca Maestri) Riqualificare l’area del campo da calcio è uno degli obiettivi dell’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Sgroi e il primo passo in questa direzione è stato fatto. Via libera della giunta allo studio di fattibilità (il progetto preliminare) dell’opera, da 850mila euro, redatto dall’architetto Marcella Datei di Bergamo. Campo principale e campo d’allenamento in futuro saranno attigui e avranno entrambi un fondo in materiale sintetico.
“L'idea progettuale – si legge nella relazione della Datei - nasce dalla necessità di unire il centro sportivo di via Ponte Vecchio, attualmente diviso da una strada in due diversi centri. Per raggiungere il campo di allenamento, situato nell’area verde di via Ponte Vecchio bisogna infatti attraversare la strada ed è proprio lo spostamento del campo d’allenamento la rivoluzione che promette questo progetto: non più un complesso diviso, ormai anacronistico, ma concentrato in un unico spazio”.
Sia nel penultimo che nell’ultimo consiglio comunale il sindaco ha accennato a questo intervento: “Nell’ambito della riqualificazione viabilistica del paese – ha detto Sgroi - c’è una riqualificazione della parte ludico-sportiva che prevede la ristrutturazione completa dei campi da calcio. Abbiamo un preaccordo con il privato per uno scambio alla pari: a noi un terreno di sua proprietà, attiguo al campo da calcio principale (ed è lì che sarà realizzato il nuovo campo d’allenamento), a lui l’area dell’attuale campo d’allenamento nella quale il privato stesso si impegna a realizzare un parcheggio per auto che sarà a servizio dello stadio, del parco della preistoria e del futuro palazzetto dello sport che sorgerà dove ora c’è lo Sport Village”. Come ha precisato l’assessore al bilancio Mino Melini, è dal 1976 che a Rivolta si attende lo spostamento del campo d’allenamento.
Già partita la caccia al finanziamento. Il comune ha aderito a un bando pubblico (che ha un sistema cosiddetto “a sportello modificato”) che concede il 70% dell’importo dell’opera fino a un massimo di 700mila euro.