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Crema, 15 agosto 2025

(Niall Ferri) In provincia cresce il peso degli imprenditori over 70 alla guida delle imprese individuali. Secondo i dati Unioncamere-InfoCamere, a giugno 2025 erano 1235, pari all’8,6% del totale provinciale. Dieci anni fa erano 1090 (6,5%), con un incremento di 145 unità e 2,1 punti percentuali.

Il fenomeno, legato al rallentamento del ricambio generazionale, riguarda tutto il Paese: in Italia i titolari ultrasettantenni sono passati in dieci anni da 290.328 a 314.824 (+24.496), portando la loro incidenza dal 8,9% al 10,7%. In Lombardia la quota è più bassa rispetto alla media nazionale – 7,1%, pari a 28.191 persone – ma in crescita di 5368 unità dal 2015.

Tra le province, le incidenze più elevate si registrano a Grosseto (18,7%), Chieti e Trapani (17,6%), Taranto (15,9%) ed Enna (15,6%). Nelle grandi città, invece, la quota resta contenuta: Milano si ferma al 6,4%, Torino al 6,5% e Napoli all’8,3%. In valori assoluti, gli incrementi maggiori si osservano a Palermo (+1840), Torino (+1794) e Milano (+1763). I settori più interessati sono quelli tradizionali: in Italia l’agricoltura conta 160.498 titolari over 70 (28,3% del comparto), il commercio 58.801 (7,8%) e la manifattura 18.052 (9,6%). Nei comparti tecnologici e innovativi la presenza di ultrasettantenni è invece minima: 4,2% nelle attività informatiche e 4,9% nella consulenza professionale. Secondo Unioncamere-InfoCamere, senza politiche mirate al passaggio generazionale, molte microimprese familiari rischiano di scomparire insieme ai loro titolari più anziani, soprattutto nelle aree rurali e interne dove il ricambio è più lento.

Anche nelle stanze della politica gli over 70 si difendono bene. Per esempio, tra i sindaci. Hanno più di 70 anni il primo cittadino di Offanengo, Gianni Rossoni, quello di Madignano, Piero Guardavilla, Casaletto Ceredano, Aldo Casorati, Casale Cremasco, Antonio Grassi, Rivolta d’Adda, Giovanni Sgroi.