
Agnadello, 12 marzo 2022
È polemica sull'aumento delle indennità di carica del sindaco e degli assessori. La minoranza di centrosinistra spara a zero sulla maggioranza leghista sottolineando come l'indennità del primo cittadino Stefano Samarati passerà dai 23.426 euro lordi annui del 2021 a 36.432 euro del 2024 annui attraverso due tappe intermedie, questo e il prossimo anno.
"Per quanto riguarda il vicesindaco - spiega il capogruppo di minoranza Giovanni Calderara, ex sindaco che a suo tempo rinunciò ad aumentarsi l'indennità - il suo compenso passa dai 3964 euro lordi del 2021 ai 5604 euro del 2024. Gli altri assessori (complessivamente) passano gradualmente dai 4050 euro lordi del 2021 ai 6305 euro del 2024. Anche per loro il salto è notevole".
Un balzo in avanti consentito dall’ultima legge finanziaria ma, per la minoranza, inopportuno in questo momento di grave difficoltà economica per i cittadini.
“Le indennità - replica il sindaco - non andranno a pesare sul bilancio comunale, dato che si tratterà di trasferimenti statali e qualora si decida di rinunciarvici non diventeranno soldi in più per il nostro comune, ma andranno resi allo stato. Nell’ultimo periodo sono esponenzialmente aumentate le responsabilità dei sindaci e a maggior ragione nel nostro comune con l’assenza del segretario comunale per le motivazioni che la minoranza conosce benissimo. Ritengo perciò che adeguare l’indennità di funzione di un sindaco in relazione alle enormi responsabilità che si assume, voglia dire restituire dignità all’esercizio di un ruolo fondamentale per la Repubblica. Non è mia abitudine fare i conti in tasca alle persone ma da quanto mi risulta, nel 2000, quando è stata concessa l'indennità di sindaco che in quel caso fu a carico dei comune e quindi dei cittadini, Giovanni Calderara, allora primo cittadino di Agnadello, non si tirò indietro e accettò il compenso".
Nella foto, il sindaco Samarati con la sua amministrazione