Agnadello, 19 agosto 2025
(Gianluca Maestri) È un patto d’amicizia che unisce culture e cuori quello fra Agnadello e il piccolo comune di Bathernay (Alverna-Rodano-Alpi, nel sud-ovest della Francia), legati dalle figure del diplomatico Imbert de Bathernay e di suo figlio François, soldato che combatté la celebre battaglia di Agnadello del 1509.
Da giovedì a domenica una delegazione composta da 32 cittadini di Agnadello ha partecipato a una straordinaria esperienza di scambio culturale a Bathernay. L’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l’amministrazione comunale, con il patrocinio della Regione Lombardia e della Bcc di Caravaggio, Adda e Cremasco, rientra nell’ambito del progetto culturale Da Agnadello a Bathernay.
“Un viaggio -spiega la presidente della Pro Loco Pierina Bolzoni- nato non solo dal desiderio di rinsaldare i rapporti con la comunità di Bathernay, che già nel giugno 2023 era stata ospite ad Agnadello, ma anche dalla volontà di dare continuità ad un legame storico e simbolico che affonda le sue radici nella figura di Imbert de Batarnay, nobile francese coinvolto nella battaglia di Agnadello del 14 maggio 1509. Proprio attorno alla figura di Imbert si è costruito un patto d’amicizia che di anno in anno va rafforzandosi e arricchendosi di contenuti, emozioni e legami autentici. Un’esperienza umana oltre ogni aspettativa. Organizzare e vivere un’esperienza come questa non è stato semplice, non tutti conoscevano già gli amici bathernoises, pochi parlavano il francese e non mancavano i timori legati alle differenze culturali, linguistiche e logistiche ma tutto è stato superato grazie alla straordinaria accoglienza ricevuta e allo spirito positivo con cui ogni partecipante ha affrontato l’avventura”.
“Sono stati giorni intensi e indimenticabili, fatti di condivisione, sorrisi, sport (con una sfida amichevole tra Francia e Italia vinta dai nostri concittadini che si sono sfidati a calcio camminato, bocce, bocce quadrate, tiro con l’arco, un percorso a ostacoli, corsa con le caviglie legate… questi sono alcuni giochi), visite culturali, momenti religiosi, sapori nuovi e, soprattutto, relazioni vere - dichiara il sindaco Stefano Samarati, anche lui presente all’incontro assieme alla compagna Rachele e al figlio Daniele. - La celebrazione della solennità dell’Assunzione di Maria avvenuta venerdì 15 agosto, presieduta anche dal nostro parroco don Marco Leggio e vissuta insieme nella spiritualità e nella tradizione, ha rafforzato il sentimento di amicizia e unità tra le due comunità, rendendo ancora più speciale questo scambio”.
“Durante la cerimonia ufficiale - prosegue Pierina Bolzoni - gli agnadellesi hanno donato agli amici di Bathernay una litografia del dipinto del maestro Fazio Lauria, realizzato in occasione del 500° anniversario della battaglia di Agnadello, ed una riproduzione dell’affresco della Madonna della Vittoria, opera del maestro madonnaro Julius”.
Questi simboli artistici e culturali rimarranno custoditi nel museo di Bathernay insieme al documento del patto d’amicizia firmato dai sindaci Denis Deroux e Stefano Samarati, da Pierina Bolzoni e da tutti i partecipanti a questa esperienza. Inoltre, sono stati donati agli amici francesi alcuni prodotti tipici locali provenienti dal Caseificio del Cigno, dall’azienda agricola San Giuseppe della famiglia Belotti e dalla macelleria di Camillo Riboni.
“Un grazie - conclude la Bolzoni - va alla Gerundo Volley per le magliette donate. Uno speciale ringraziamento va a Nene, l’insostituibile interprete che ha permesso di superare le barriere linguistiche con professionalità e affetto”.
“Quella vissuta tra Agnadello e Bathernay non è stata una semplice visita, ma un incontro tra persone, culture e storie - chiosa il sindaco Samarati, - un legame che continua a crescere diventando esempio di cittadinanza attiva, memoria condivisa e costruzione di ponti tra popoli. Con il cuore colmo di gratitudine e la promessa di rivedersi presto, diciamo merci agli amici di Bathernay. E come ogni vero patto che nasce dal cuore, anche questo continuerà a vivere, anno dopo anno, generazione dopo generazione”.