Crema News - Nuovi pozzi, nuova bocciatura

Sergnano, 17 maggio 2023

(Marco Degli Angeli) Anche l'Europa boccia il progetto dei nuovi pozzi di Sergnano e richiama gli enti locali al rispetto degli obblighi di informazione nei confronti dei cittadini. 

Con questa risposta negativa arrivata anche dalla commissaria europea dell'energia, Kadri Simson, il progetto presentato dall'azienda fa l'en plein di pareri contrari da parte delle istituzioni, a dispetto del poco rilievo iniziale dato alla questione da parte dall'amministrazione comunale di Sergnano.

Dalla risposta all'interrogazione presentata dal M5s, emerge come il progetto presentato dalla Stogit per i nuovi 38 pozzi non è considerato dall'Europa come un progetto di interesse comune (Pic). Si legge infatti: "L'infrastruttura europea del gas è resiliente e già ben interconnessa, soprattutto grazie a quei progetti considerati nel passato di interesse comune nel settore dell’energia e ai Pic, ora in fase di sviluppo, nei quali non è incluso l’impianto di Sergnano, verranno eliminate le importazioni di gas russo nell'Ue e nella Comunità dell'energia. L’organismo europeo non ha mai attribuito all’impianto cremasco questo status in passato, e di conseguenza la Commissione non ne ha finora valutato positivamente il valore aggiunto nell'ambito dell’Unione Europea".

Con queste parole nette viene esclusa ogni finalità di pubblico interesse collegata all'ampliamento dell’impianto richiesto dall'azienda e di fatto l'Europa sembra voler derubricare il progetto ad un intervento finalizzato al mero profitto. 

A rendere più severo il giudizio, si legge, è il fatto che "...ogni nuova infrastruttura energetica dovrebbe rispettare il principio di non arrecare un danno significativo (principio Dnsh) e dovrebbe essere valutata attentamente alla luce degli obiettivi dell'Ue in materia di clima ed energia per il 2030 e il 2050", posizione che metterebbe di fatto in dubbio anche l’autorizzazione alla sovrapressione dell’impianto arrivata a sorpresa dal ministero, e che di fatto consentirebbe alla Stogit di stoccare sotto i piedi e le case dei sergnanesi quasi 3 miliardi di metri cubi di gas metano. Il comitato contrario all'ampliamento dello stoccaggio segna quindi un nuovo punto a suo favore.


Nella foto, la Stogit