Crema, 25 febbraio 2024

Da area omogena a "Comunità di Pianura", che in soldoni significa ottenere un riconoscimento regionale simile a quanto avviene con le comunità montane, ovvero, una forma di tutela, autonomia e di organizzazione volta a rafforzare la gestione dei comuni aderenti.

Questo il primo risultato ottenuto dall'ente formato dai 48 comuni cremaschi durante il convegno dell’Area Omogenea Cremasca, dal titolo “Un territorio più unito per una provincia più forte”, tenutosi sabato mattina al teatro San Domenico di Crema. 

La proposta è stata accettata dall'assessore regionale Massimo Sertori, presente al convegno, che si è reso disponibile a far partire un progetto pilota per definire le modalità di riconoscimento del nostro territorio come vero e proprio centro di sviluppo e progresso socio-economico.

Durante l'incontro, moderato da Beppe Severgnini, sono intervenuti Aldo Casorati e Gianni Rossoni, in qualità di ex presidente e presidente dell'area omogenea, Mauro Guerra presidente di Anci Lombardia, il presidente della provincia Mirko Signoroni, Bruno Gatti CEO di Consorzio.it e il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi. Tra i punti toccati quello sanitario e infrastrutturale, ed in particolare quello riguardante il raddoppio del ponte di Spino d'Adda, la tangenzialina di Crema, il completamento della 'bergamina' e la metropolitana fino a Peschiera Borromeo.

Tra le nuove sfide dell'area ci sono quelle relative al consolidamento capillare della rete dell'offerta socio sanitaria, la nascita di comunità energetiche fotovoltaiche, la nuova caserma dei pompieri, il consolidamento della rete ciclabile e di sorveglianza.


La collaborazione dei 48 comuni cremaschi, sancita nel 2015, e riconosciuta istituzionalmente lo scorso aprile 2023, sembra aver rafforzato ancora di più il proprio ruolo, ed il riconoscimento regionale non può che far ben sperare in termini di attenzione verso il nostro territorio. L’altra richiesta formulata alla regione è che Consorzio.it, attuale braccio operativo e centrale unica per gli appalti dei nostri comuni, venga riconosciuto come centro di competenza del territorio, per potersi sviluppare a livello regionale.