Crema, 15 luglio 2024
E' la guerra dei poveri. Da una parte le persone che vivono per strada; dall'altra l'assessore che snocciola i numeri e afferma la piena disponibilità, ma non risponde alle domande. In mezzo la richiesta di un incontro che possa chiarire la non facile situazione dei senza casa di Crema
Ieri l'assessore Anastasie Musumary ha risposto agli homeless che lamentavano la disattenzione nei loro confronti, affermando: "Per un supporto concreto è necessario stare nel percorso di aiuto e interagire con i servizi". Inoltre ha dato i numeri: "Abbiamo investito circa 710.000 € per la realizzazione dell’Housing First (case per i senza fissa dimora), presso la Ex Misericordia; vogliamo potenziare il rifugio per i senza fissa dimora, accompagnare le persone verso una nuova vita, garantendo a loro un tetto sopra la testa per poter ripartire".
Non è tutto: "La nostra città è conosciuta come la città dei diritti e dei servizi. Ogni anno investiamo in co-progettazione circa 187.034,14 € per le politiche di contrasto alla povertà, 588.741,70 € per le politiche di inclusione socio lavorativa delle persone fragili, 125.222,99 € per le politiche abitative e mettiamo a disposizione un fondo di circa 100.000 € per le persone in situazioni di difficoltà".
E infine: "Rinnoviamo costantemente la nostra PIENA DISPONIBILITA’ e APERTURA e ricordiamo che i percorsi di accoglienza e di aiuto sono efficaci quando sono pienamente concordati e condivisi".
Ma alle domande inviate non ha risposto: eccole.
Lei dice che i casi sono conosciuti. Ottimo, ma davvero due di queste persone non sono state assunte perché non avevano una fissa dimora e voi, qualora siate stati al corrente della situazione, non avete provveduto ad assegnare loro, temporaneamente, una delle case d'emergenza che il comune ha a disposizione?
In merito ai numeri enunciati, ma quante famiglie aiutate con 187mila euro?
A quanta gente trovate lavoro con 588mila euro?
A che cosa sono serviti i 125mila euro?
E perché neanche un euro dei 100mila per le persone in difficoltà sono andati alla coppia che vive per strada o ai due che non sono stati assunti perché senza casa?
Il rinnovo della piena disponibilità significa che almeno alle due persone che sono in grado di trovare lavoro una casa gliela affittate?
Infine è intervenuto anche Alex Corlazzoli, responsabile di aver aperto il vaso.
"Abbiamo letto costernati le parole dell’assessore Anastasie Musumary. Ma nonostante tutto intendiamo ribattere non a colpi di parole ma con una sola e pragmatica proposta: incontriamoci. “Siamo stati costretti a interpellare i media perché da mesi il sindaco – spiegano Laura ed Egidio, la coppia di senza tetto che nei giorni scorsi ha partecipato alla conferenza stampa con altri senza fissa dimora – non risponde alle nostre mail e aspettiamo da giorni una risposta dell’assessora Musumary in merito alla possibilità di interloquire con un’assistente sociale nuova, rispetto a quella con la quale ci eravamo rapportati con la quale si è interrotto una relazione di fiducia”.
Così Amedeo: “Ho scritto al sindaco via WhtasApp ma mi ha bloccato. Io ho un lavoro ma senza una casa non mi fanno iniziare. Nemmeno le cooperative sociali”.
Alle parole e ai numeri noi rispondiamo coi fatti: la casa per i senza fissa dimora che tempi avrà di realizzazione? Quanti di noi potranno abitarci? In attesa della realizzazione dei progetti noi non abbiamo un tetto, un soldo, qualcuno che ci garantisca dei medicinali se servono, una cena (è aperta solo la mensa Caritas a pranzo).
I senza tetto e Corlazzoli, non si fermano qui. Nelle prossime settimane, qualora non ci fossero occasioni di incontro e risposte concrete all’emergenza, sono disposti a mettere in campo altre iniziative.