Crema, 28 febbraio 2024

Perché il comune di Crema non ha impugnato quanto espresso dalla soprintendenza, in merito al diniego all’abbattimento e ricostruzione ex novo del ponte di via Cadorna e non si è rivolto al Tar? Ebbene sì, l’amministrazione cittadina avrebbe tutto il diritto di contestare la decisione espressa dal soprintendente Gabriele Barucca davanti al Tribunale amministrativo regionale, adducendo ovviamente motivazioni e proponendo alternative a quanto deliberato dall’ente ministeriale.

Ci sono decine e decine di casi a livello nazionale dove la corte ha dato ragione ai comuni contestando l'illegittimità di alcune scelte delle soprintendenze per carenza di motivazione.

Se è vero quanto affermato dal primo cittadino di Crema Fabio Bergamaschi che l’opzione dell’abbattimento e ricostruzione ex novo (in officina per poi installarlo assemblando i pezzi in loco) era un'idea che il comune aveva vagliato come prioritaria in un certo momento e poi abbandonata dopo il confronto con il soprintendente, perché l’amministrazione non ha giocato ogni carta possibile per difendere la propria scelta e arrivare a una soluzione meno impattante per i cittadini, incluso un ricorso davanti al Tar? Per fare questo tipo d’azione però serve partire da documenti ufficiali,e qui nasce il primo interrogativo.

La soprintendenza ha rilasciato al comune una relazione dove si possono leggere tutte le argomentazioni e i vincoli di legge che non rendono possibile l’abbattimento dell’attuale manufatto come previsto dalla legge (documentazione scritta obbligatoria per legge)? Perché il sindaco Bergamaschi non le rende pubbliche? Ci sono? Oppure la contrarietà del soprintendente è stata espressa solo attraverso un’intervista? Nelle sue dichiarazioni alla stampa il soprintendente Barucca ha parlato di vincolo di tutela e sull’ipotesi di demolizione si era espresso definendola come estrema e immotivata, con tempi lunghissimi di esecuzione e costi altissimi di abbattimento e smaltimento dei materiali ("Il ponte nuovo costa tre volte di più deim soldi stanziati per le riparazioni". Notare: il sindaco aveva dichiarato che il ponte nuovo sarebbe costato due volte di più).

Al netto che non è compito del soprintendente entrare nel merito delle decisioni di bilancio di una amministrazione pubblica, esistono studi e progetti che sono stati presentati e che possono confermare quanto asserito?

Perché non è possibile ricostruire da zero il ponte in officina con una sagoma fedele all’attuale e poi riassemblarlo (non costruirlo) nel cantiere sopra il fiume Serio dopo aver demolito l’attuale, risparmiando tempo e disagi?




Abbiamo raggiunto e superato le mille firme: obiettivo raggiunto

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