L'ospedale di Crema
Crema, 18 settembre 2023
Quasi 4,4 milioni di euro di servizi dati in appalto. Questo è il totale annuo pagato dall’asst di Crema per la gestione di attività che una volta venivano garantite dal personale interno, ma che negli anni hanno subito una esternalizzazione.
Qualche mese fa il nostro giornale aveva analizzato i costi di manutenzione e conduzione degli impianti tecnologici dell’ospedale di Crema, che l’asst ha deciso anni fa di affidare ad una ditta esterna (Ecosfera Servizi) che impiega dodici persone con un contratto del valore di oltre 2 milioni di euro.
Ma questa non è l’unica spesa appaltata esternamente. Al servizio di manutenzione impianti si aggiunge infatti anche il servizio pulizia e quello di preparazione pasti, affidati alla Markas Srl rispettivamente per 2,2 milioni e 1,2 milioni di euro annui. Per il servizio lavanderia, al fornitore Lavanolo Srl vengono riconosciuti circa 700 mila euro. Infine, per il servizio amministrativo di gestione del CUP di Rivolta d’Adda, garantito dalla cooperativa sociale asso, la cifra spesa dall’asst di Crema è di oltre 300 mila euro annui. In totale si arriva quindi a quasi 4,4 milioni.
Considerate che le retribuzioni lorde degli addetti non sono certo d’oro e che verosimilmente per le aziende vincitrici dell’appalto ci sono ampi margini di utile, viene spontaneo chiedersi se l’esternalizzazione di tutti questi servizi, decisa negli scorsi anni e rinnovata anche dall'attuale dirigenza, può considerarsi o meno un affare per il nostro ospedale.
