Crema News - Crema - Il ponte, zero certezze L'assessore Giorgio Pagliari

Crema, 06 dicembre 2024

Commissione patrimonio ieri sera in comune incentrata sul ponte di via Cadorna, per il quale si affacciano scadenze importanti e del quale si parlerà ancora a lungo.

L’assessore Giorgio Pagliari ha esposto lo stato dei fatti. A breve, giorni, andrà dal soprintendente per presentare il quarto progetto di sistemazione del ponte d via Cadorna. Se il soprintendente accetterà il progetto, si passerà alla fase esecutiva. Che non vuol dire che cominciano i lavori, prudentemente spostati all’aprile/maggio 2026, ma che si ricomincerà a progettare quanto deve essere fatto.

Qui sono finite le certezze perché, nell’ordine: eseguire il nuovo progetto (che non c'è) costerebbe cinque milioni di euro. Ma subito ci si è affrettati a dire che è un calcolo estremamente presuntivo perché, in mancanza di un progetto definitivo, il costo non è certo.

I tempi di intervento sono ancora incerti. Si calcolano sei mesi di stop, ma potrebbero essere meno (qualcuno ha fatto presente che dalle nostre parti non si rispetta una scadenza che è una, vedi sottopasso, caserma dei vigili del fuoco e altri lavori pubblici).

Le modalità di intervento sfuggono ancora, per la ragione appena sopra.

Le modifiche alla viabilità palesate dall’esperto Percudani e portate in una precedente discussione, non valgono più.

Il ponte si costruirà in officina, ma non si sa dove, quando e quanto tempo ci vorrà.

Risposte poco convincenti, ma per mancanza di elementi da parte dell’assessore Giorgio Pagliari: se il ponte si costruisce in officina, perché serve una chiusura di sei mesi, quando da altre parti, molto vicine a noi, per mettere su un ponte nuovo sono bastati quattro giorni?

Se non si modifica la viabilità in nessun modo chi sta dall’altra parte del ponte come deve fare a raggiungere la città? Deve soffrire e sperare.

Infine, quanto ci è costato lo studio Mts engineering che dal 2021 sta fabbricando progetti poi puntualmente abbandonati? Da un calcolo fatto lì siamo arrivati a 245mila euro, ai quali poi vanno aggiunti altri soldi che il comune ha pagato per il monitoraggio (86mila euro) e probabilmente altro ancora (costo dei danni da scardinamento della barriera, costo del ripristino della segnaletica penzolante dalla barriera stessa, strappata non solo dal vento ma anche da chi passa impunemente. Non ultimo il costo esposto da Percudani per un piano di viabilità che è stato valido l’espace d’un matin, giusto il tempo di presentare fattura.

In definitiva, al momento non ci sono certezze, se non quella che il ponte chiuderà per mesi, anche se non si sa perché, visto che lo fanno in officina.