Crema News - Caccia sbagliata

Regione, 15 settembre 2022

Ancora una bocciatura per la legge sulla caccia approvata lo scorso 14 giugno da regione Lombardia. Arriva dal Tar e lascia soddisfatti i partiti che si erano opposti alla sua promulgazione.

Marco degli Angeli (M5S): "L’unica cosa da cacciare in Lombardia, ovviamente nel senso di mandarla politicamente a casa, dovrebbe essere questa maggioranza: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia. In cinque anni in commissione Agricoltura hanno legiferato quasi esclusivamente in materia venatoria dimenticandosi delle istanze dell’agricoltura. Non è la prima volta che il calendario venatorio viene bocciato dal TAR. Oltretutto non sono stati capaci nemmeno di approvare nemmeno il Piano Faunistico Venatorio Regionale. Quindi non solo si sono dimenticati degli agricoltori, ma sull’unica materia in merito alla quale hanno tentato di legiferare hanno fatto danni. A questo punto viene da augurarsi che continuino ad ignorare temi quali bollette, crisi energetica, crisi idrica e aiuti ad imprese e famiglie lombarde, perché saprebbero fare solo danni"

“La notizia che il Tar della Lombardia ha di fatto azzoppato l’apertura della stagione venatoria nella nostra Regione - doce il consogliere regionale cremasco Pd Matteo Piloni - sottolinea una volta di più l’inadeguatezza dell’attuale giunta lombarda che, dopo i disastri dello scorso anno con la chiusura della caccia per 10 giorni, quest’anno si trova di fronte all’ennesimo pasticcio”.

Piloni, consigliere regionale, capodelegazione dem in commissione Caccia e Agricoltura ,così commenta la decisione assunta dal Tribunale Amministrativo Regionale di Milano che, con l’ordinanza del 9 settembre, ha bocciato alcune parti del calendario venatorio approvato dalla giunta regionale il 14 giugno scorso.

 “Non si spiega come mai regioni vicine alla Lombardia, come Emilia-Romagna, Veneto e Toscana - aprano regolarmente la caccia alle stesse specie e la Lombardia no – incalza Piloni - Le continue forzature esercitate in questi anni da alcuni esponenti della maggioranza, così come la mancata approvazione del Piano faunistico venatorio, sono tutte circostanze che non depongono a favore di Regione Lombardia nel rapporto con la giustizia amministrativa. Nondimeno, gli atti predisposti si sono sempre dimostrati non all’altezza delle prescrizioni richieste. E' ora di cambiare atteggiamento e di costruire proposte condivise con tutti gli attori coinvolti, onde evitare le continue figuracce in cui la maggioranza di Lega e Fratelli D’Italia inciampa oramai ogni anno”, conclude il consigliere dem.