Crema News - Avanzano 9,6 milioni di euro in bilancio

Crema, 30 aprile 2021

"Il consuntivo del bilancio 2020 come quello degli anni precedenti è la cartina di tornasole delle tante manchevolezze amministrative che hanno permeato la gestione a guida Bonaldi" Lo dice Simone Beretta, esponente di punta dell'opposizione in comune e in odore di candidatura a prossimo sindaco.

"Un consuntivo che conferma in me - prosegue - la certezza di un bilancio che era privo di prospettiva, carente di progettualità e di progetti, con una amministrazione ripiegata è dispiegata a sanare tutta una serie di errori per tempo da noi denunciati. Un consuntivo che chiude con un avanzo di amministrazione di 9.600.000 euro, un avanzo che è stato un crescendo rossiniano a partire dal 2016".

Perché avere soldi in cassa non è una cosa positiva?

"Confrontarlo con gli avanzi dell'amministrazione a guida Bruttomesso del 2011 pari a 900.000 euro e del 2012 pari a 715.000 euro fa capire che siamo di fronte a una amministrazione inadatta, poco competente e incoerente rispetto alla pervicacia con la quale non ha avuto alcuna remora nel portare ai massimi possibili tutta una serie di prelievi, tra gli altri l'addizionale Irpef piuttosto che l'Imu".

Quindi, più tasse, più servizi?

"Se porti al massimo possibile tutta una serie di entrate ti aspetti che questa sia una scelta strategica il cui fine ultimo e naturale sia quello di avere più risorse da spendere per la gestione dei servizi comunali. Tra i quali la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, illuminazione, scuole e molto altro ancora. Se no li chiedi a fare? Il decoro e la sicurezza della città sarebbe oggi ben altra cosa. L'aumento delle entrate è stata un'operazione obbligata dentro un momento come quello in cui lo Stato, fino al 2018 compreso, ci obbligava a un Patto di stabilità che non consentiva di accendere nuovi mutui".

L'avanzo è sempre andato aumentando con l'amministrazione Bonaldi.

"Sì: 3.900.000 nel 2016, 5.200.000 nel 2017, 8.800.000 nel 2018, 8.900.000 nel 2019, 9.600.000 nel 2020. Questo lascia un profondo amaro in bocca che spiega in parte la ragione ultima di un sindaco che anche quando avrebbe potuto non ha voluto accendere nuovi mutui". 

Quindi, incapacità a spendere?

"Sarebbe stato difficile non provare una qualche forma di palese difficoltà e anche un po' di vergogna, considerato che l'avanzo di amministrazione di anno in anno cresceva perché la sua amministrazione non era in grado di spendere e non certo per colpa o responsabilità dei dipendenti".

E la pressione fiscale?

"La pressione fiscale, quella del sindaco Bonaldi, pur a fronte di avanzi di amministrazione così consistenti e ripetitivi non è cambiata. Sarebbe stato così difficile di anno in anno avere il coraggio di politiche fiscali coerenti con una spesa presunta ma non fantasiosa? Così non è stato e il prelievo verso i cittadini è risultato immeritato perché non finalizzato se non in vane e vacue promesse".

Perché pretendere soldi dai contribuenti quando poi non si è in grado di spenderli?

"C'è molta responsabilità del sindaco e della sua giunta che da subito, sin dal loro insediamento, non hanno saputo essere lungimiranti e aggressivi rispetto a una organizzazione, quella della macchina comunale, che nel breve periodo sarebbe entrata in difficoltà. Senza dimenticare alcune scelte, queste tutte del sindaco, che non hanno certo contribuito a migliorare l'organizzazione di una macchina comunale che fosse in grado di trasformare gli obiettivi in realtà".

Per esempio?

"Mi basta ricordare l'incarico a dirigenti costosi che hanno fatto percorrere strade fantasiose e sbagliate. Mi è difficile dimenticare del tentativo di rinegoziare i Boc, tentativo andato a vuoto, o il recupero poco imparziale dell'Imu delle aree fabbricabili non utilizzate. Due sconfitte da noi reiteratamente annunciate. Avessimo speso tutto quel ben di Dio di avanzo di amministrazione prelevato dai portafogli dei contribuenti come era naturale farlo avremmo oggi una città più ordinata, più sicura e più decorosa".

Cosa manca?

"Strade, marciapiedi, barriere architettoniche, manutenzione e messa a norma dei nostri edifici, soprattutto quelli scolastici, ancora in attesa dopo dieci anni di soluzione. Opere che potevano essere realizzate sia con risorse di parte corrente, sia con l'accesso a nuovi mutui. Capisco essere sparagnini e non accendere, sbagliando profondamente, nuovi mutui ma essere sparagnini con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini, proprio no".

Quindi si doveva spendere tutto, o molto,

"Questo è un "diritto" leso. Avevano il dovere morale di spendere ogni risorsa chiesta e prelevata dai cittadini e non l'hanno fatto. Il coraggio di autocritica mai e la maggioranza che sostiene il sindaco si è purtroppo adagiata da subito in un conformismo inconcludente. Non lo ha mai spronato, anche pubblicamente, a dare di più, a fare meglio e con maggior trasparenza. Potevano dare di più obbligando il sindaco e la giunta a un confronto più aperto e partecipato ma questo loro conformismo di sostegno è apparso di una debolezza politicamente irrituale e propria di chi aderisce con eccesso di deferenza a critica alle opinioni e alle scelte altrui ed altrove generate".


Nella foto, Simone Beretta