Crema News - Addio al forno crematorio

Spino d'Adda, 05 febbraio 2021

Non si farà un tempio crematorio sul territorio comunale. Nel corso del consiglio comunale di venerdì 12 febbraio (alle 20) l’amministrazione comunale ritirerà la relativa istanza presentata in Regione a fine dicembre. Lo ha annunciato il sindaco Luigi Poli in una lettera agli spinesi. “Occorre prendere atto, con vivo rammarico -scrive il primo cittadino-, che c'è chi ha preferito imboccare la maldestra strada della facile strumentalizzazione, generando in paese un clima conflittuale inaccettabile”. Anche il sostegno all’iniziativa dell’amministrazione spinese da parte dei sindaci dell'Area Omogenea Cremasca, alla fine non era più unanime. “Non sussistendo più unità d'intenti -prosegue Poli- ho comunicato ai colleghi che Spino avrebbe assunto le decisioni che riteneva più opportune nell'esclusivo interesse della nostra collettività. Considerando ciò che è avvenuto, dopo aver manifestato la disponibilità di Spino d'Adda a portare avanti l'iniziativa proposta, occorre tener conto dei seguenti elementi di riflessione e valutazione. Il gruppo consiliare di minoranza, col suo capogruppo Paolo Riccaboni, aveva dato parere favorevole al progetto. Successivamente, senza darne alcun preavviso, ha invertito la rotta e si è fatto promotore del fronte del no. Gli ambientalisti, dall'alto della loro supponenza, in un attimo hanno bocciato un professore universitario (che aveva illustrato in videoconferenza come funziona un tempio crematorio), dispensando poi come verità certa tutto quello che hanno voluto scaricare da Internet, col risultato di spaventare più che informare le persone. Diversi cittadini hanno costituito il Comitato NO al forno crematorio a Spino d’Adda per esprimere la loro netta opposizione al progetto, raccogliendo molte adesioni, anche se i numeri reali sono ben al di sotto di quelli pubblicati”. Ultima, ma non meno importante, la questione del referendum consultivo, la modalità scelta per dare ai cittadini l’ultima parola sul tempio crematorio. “L'allungamento, fino al 30 aprile dello stato di emergenza a causa dell'epidemia da Covid-19 -sottolinea Poli- impedisce di effettuare il referendum prima di tale data e considerando che, per quanto ci è dato di sapere, le prossime elezioni comunali si terranno nel mese di maggio 2021, sarà impossibile fare il referendum prima delle consultazioni elettorali comunali. L'impossibilità di effettuare il referendum in tempi brevi ci impedisce di mantenere fede a quanto promesso agli spinesi, in quanto non ci permette di conoscere la loro precisa volontà. Tutto ciò ci induce ad assumere una definitiva decisione in merito alla questione del tempio crematorio. Purtroppo, non potendo verificare la precisa volontà di tutti i cittadini, non posso che revocare la decisione già assunta. Per queste ragioni, porterò nel prossimo consiglio comunale una proposta di deliberazione diretta alla revoca dell'istanza di manifestazione d'interesse per la realizzazione e la gestione di un tempo crematorio a Spino. Ritenevo e ritengo tuttora -conclude il sindaco- che si trattasse di una possibile opera ed iniziativa pienamente rispondente alle attuali esigenze della collettività spinese e dell'intero comprensorio cremasco”. 


Nella foto, il sindaco Luigi Poli