Crema, 04 dicembre 2025
(Andrea Biraghi) Negli ultimi giorni stanno tornando segnalazioni di truffe che girano attorno al tema sanitario, con cittadini presi di mira da mail e sms che sembrano provenire da strutture ufficiali. In realtà dietro ci sono gruppi organizzati che puntano a farsi consegnare dati personali e bancari, sfruttando il nome del Fascicolo Sanitario Elettronico come esca.
Il meccanismo è semplice: arriva un messaggio che invita a verificare o aggiornare l’accesso al fascicolo sanitario elettronico. Il link rimanda a pagine fasulle dove vengono richiesti codici, informazioni private o numeri di carta. In Emilia Romagna le autorità stanno già raccogliendo le segnalazioni, mentre in Lombardia la truffa circola soprattutto via sms. I messaggi imitano comunicazioni dei Cup e contengono diciture inventate, come “Centro Unico Primario”, con inviti a chiamare numerazioni a pagamento (prefissi 893) per ottenere fantomatici aggiornamenti sulle proprie pratiche.
Non è una novità: truffe di questo tipo compaiono periodicamente e cambiano solo la confezione. L’obiettivo resta sempre lo stesso, entrare in possesso di dati sensibili sfruttando la fiducia delle persone verso il sistema sanitario o la paura di perdere un servizio.
Dal Piemonte, intanto, arriva un’altra variante. Qui la mail è molto più aggressiva: si parla di un presunto ordine del tribunale a carico del destinatario, accusato di reati pesantissimi come pornografia minorile, tratta di esseri umani o spaccio. Il tono è volutamente intimidatorio. Serve a far scattare il panico e spingere la vittima ad aprire allegati o link che possono contenere malware o richieste di dati.
Come difendersi? La regola base è non cliccare mai link arrivati da mittenti sospetti e non chiamare numeri che non si conoscono. Chi ha dubbi può verificare direttamente con la propria struttura sanitaria attraverso i canali ufficiali, senza passare dai messaggi ricevuti. Segnalare alla Polizia Postale aiuta a contrastare la diffusione di questi raggiri e a proteggere chi potrebbe cascarci.
