Crema, 15 luglio 2024
Dopo una prima fase sperimentale, che ha visto la preparazione di farmaci a base di cannabis a servizio dell’unità operativa di cure palliative domiciliari diretta da Sergio Defendi per pazienti in fase terminale, prende piede l’attività di preparazioni magistrali condotta dall’unità operativa di farmacia, diretta da Manuela Savoldelli. In particolare, è la struttura semplice di galenica clinica, diretta da Laura Casorati, ad allestire i preparati garantendo efficacia, stabilità e sicurezza, ponendosi così a servizio delle unità operative autorizzate che ne facciano richiesta.
Di recente, si è tenuto un primo momento formativo rivolto a farmacisti, medici e infermieri. L’incontro, dedicato al tema Prescrizione, allestimento e rimborsabilità a carico del Sistema sanitario regionale ha visto la partecipazione anche dei medici di medicina generale. Per l’anestesista Marco Cerisara: “Ha offerto una sistematizzazione riguardo al tema della prescrivibilità di questi farmaci utili al trattamento del dolore benigno o maligno, dando sia una solida base teorica, sia una formazione pratica”.
L’introduzione di questi farmaci, da utilizzare in seconda battuta dopo gli oppiodi, consentirà, per esempio, un migliore controllo degli stati di ansia e depressione, di stipsi e disfagia, di nausea ed insonnia. Consentirà, inoltre, di contrastare movimenti involontari e di stimolare l’appetito, ad esempio in casi di anoressia nervosa.
Le sostanze che derivano dalla Cannabis producono una riduzione del dolore agendo sulla conduzione nervosa dei segnali del dolore, mitigando la sensibilizzazione di questi neuroni e attenuando l'infiammazione attraverso l'attivazione di appositi recettori chiamati CB. La stimolazione di questi recettori modula il rilascio di neurotrasmettitori implicati nella percezione e nell’elaborazione dei segnali dolorifici, nel cervello e nel midollo spinale.
Tra gli effetti avversi derivanti da questo trattamento si annoverano confusione mentale, tempi di reazione ridotti e, talvolta, accentuazione dell’ansia. La cannabis, anche se ben tollerata, resta controindicata nei soggetti con meno di 18 anni e che hanno manifestato reazioni di ipersensibilità a qualsiasi cannabinoide e nei soggetti con gravi malattie cardiorespiratorie”.