Cremona, 13 aprile 2024

(Annalisa Andreini) Due chef speciali ospiti nella seconda giornata della kermesse Formaggi&Sorrisi.

Davide Oldani, due stelle Michelin e una grande umiltà, ha presentato il suo libro Visioni Pop, una passione lunga ventanni. 

“Perché scrivere?” gli è stato chiesto. Forse per mettere nero su bianco pensieri, suggerimenti, sensazioni che potrebbero essere stimolanti per i giovani che hanno intenzione di intraprendere il suo mestiere.

E così è stato, anche per comprendere la ristorazione oggi: “Il servizio su cui poggiare i piedi, non un cielo in cui mettere i sogni”.

Il talento dunque è importante ma da solo non basta. Servono lavoro e fatica perché la vita non è un reality show ma una rincorsa verso gli obiettivi prefissati. Spesso duri per dare valore a una cucina moderna in cui riunire passione, sacrifici, cultura e anima. Qui le basi sono fondamentali: le capacità tecniche, che oggi spesso mancano, ma anche i valori familiari profondi. La famiglia è nominata a voce alta da Oldani insieme alla forza della formazione. Disciplina familiare ma anche disciplina sportiva perché noi abbiamo bisogno di due elementi irrinunciabili nella vita: cibo e movimento. E tutti noi facciamo un cammino che poi ci porta, dice lo Chef, a diventare adulti come risultato vivente di tutto quello che abbiamo assorbito negli anni e che è entrato a far parte del nostro Dna.

I suoi maestri? Grandi nomi sicuramente, come Marchesi e Ducasse degli insegnamenti dei quali ha saputo fare tesoro. 

E il futuro? Non solo cucina ma anche una continua innovazione e trasformazione anche verso nuove ispirazioni: insegnamento, scrittura, oggetti di design, collaborazioni con alcuni brand. 

Una full immersion nella cucina invece lo show cooking pomeridiano con la simpatia travolgente di chef Daniele Persegani, che ha proposto dei garganelli con sugo di cannellini, pancetta, Provolone Valpadana dop piccante e salvia fritta. E via di mattarello per la pasta fresca all’uovo che ha saputo ben valorizzare un prodotto caseario del territorio in una ricetta da lui definita “povera”, con il sugo di una volta: “Il formaggio è sempre perfetto per ogni occasione”. Curiosa la scelta di un formato di pasta che ha dietro una storia divertente: in origine dovevano essere dei tortellini che una donna avrebbe dovuto preparare per il vescovo. Un gatto però aveva mangiato il ripieno e così via libera alla creazione dei garganelli, chiamati così in ricordo del gatto ladro.

La consegna dell’Oscar dei Formaggi al noto chef e conduttore televisivo, per mano di Stefano Pellicciardi, come riconoscimento per aver dato sempre lustro alla cucina italiana, ha chiuso in bellezza un pomeriggio in quel di Cremona affollato di visitatori e di tanto caldo.