Dal Territorio, 26 agosto 2025
(Niall Ferri) Un medico mantovano e una donna cremonese, referente del comitato Fortitudo, sono finiti al centro di un esposto presentato ai carabinieri e inviato alla procura di Mantova. Secondo la denuncia, avrebbero promosso visite e terapie per presunta rimozione del grafene dal corpo dei vaccinati anti Covid.
Almeno due persone si sarebbero rivolte al medico, pagando 120 euro per la visita e altrettanti per le analisi, con l’aggiunta di una terapia basata su cardioaspirina e integratori. Le prestazioni sarebbero state indirizzate dallo stesso comitato No Vax, guidato dalla donna citata nell’esposto. Il documento, 22 pagine con allegati, segnala l’ipotesi di diversi reati: truffa, falso ideologico, diffusione di notizie false e tendenziose, procurato allarme e abuso della credulità popolare. È stato inoltrato anche agli ordini dei medici di Mantova e Cremona.
Secondo il querelante, la tariffa proposta sarebbe di 120 euro a seduta, da ripetersi ogni due settimane. Una pratica priva di basi scientifiche: né nei vaccini anti Covid né in altri farmaci è mai stata riscontrata la presenza di grafene, come ribadito dalle istituzioni sanitarie europee e nazionali.
