Dal territorio, 08 luglio 2024
Aveva il braccialetto elettronico, ma questo non gli impedito, più volte, di trasgredire l'ordine di non avvicinarsi all'ex amato bene. Per cui il giudice, anche per salvaguardare la donna oggetto di molestie, ha deciso di mettere agli arresti domiciliari un italiano di 40 anni e di lasciargli applicato il braccialetto elettronico.
Brutta storia quella che ha per protagonista una coppia di Soresina. I due convivono ma lui, a un certo punto sbanda, comincia ad assumere stupefacenti, perde la testa, minaccia e a volte percuote la compagna la quale, dopo tre anni di vicissitudini anche pesanti, decide di troncare la relazione. Lui non ci sta e comincia a perseguitarla: la segue, la minaccia, a volte le mette le mani addosso, roso dalla gelosia, tanto che lei, ai primi di maggio, viene assalita dall'ex e presa a pugni. Preoccupata per l'escalation di violenza nei suoi confronti e temendo per sé, si era recata dai carabinieri di Soresina e aveva denunciato quanto le stava accadendo. I militari avevano inoltrato un dettagliato rapporto al giudice che aveva deciso di far applicare il braccialetto elettronico al quarantenne e di obbligarlo a passare in caserma per firmare il registro delle presenze. Tuttavia, nonostante l'ammonimento del giudice, l'uomo non si era calmato. I suoi passaggi nei pressi dell'abitazione della donna erano certificati dal braccialetto elettronico, che segnalava la sua presenza troppo vicino alla donna. Inoltre. ben più di una volta il 40enne non si era presentato per la firma o lo aveva fatto fuori orario. Anche di questi comportamenti scorretti era stato riferito al giudice il quale, sabato scorso, ha ordinato ai militari di fermare l'uomo e di metterlo agli arresti domiciliari, lasciandogli il braccialetto elettronico che segnalerà eventuali trasgressioni.