Crema, 20 dicembre 2022

(Luigi Dossena) Siamo nel 1797, nel mese di dicembre e ci sono i francesi che con la loro rivoluzione, rivoluzionano anche il calendario. E così nel mese di fruttidoro dell'anno primo cisalpino (appunto dicembre 1797) ecco apparire in città il Cittadino cremasco, primo quotidiano della storia. Passiamo il secolo per vedere che nel 1804 il demanio di Lodi decidere di vendere il castello di Porta Serio, il quinto maniero della storia di Crema, che affonda la sua costruzione nel 1335. La vendita a tre lodigiani è finalizzata alla sua demolizione e frutta 34mila lire. La distruzione del castello avviene nel 1809 a opera del capomastro Gaetano Viscardi e sullo spazio che si crea verranno costruite, nel 1822, le abitazioni che vanno da quello che una volta era l'albergo Sole, in piazza Garibaldi a Porta Serio.

Atto di forza di Napoleone che vuole imporsi al potere della Chiesa e lo fa nominando i vescovi. Tommaso Ronna, parroco a Milano in S. Babila, nel 1806 viene nominato undicesimo vescovo di Crema, ma la bolla viene emessa ufficialmente solo il 28 marzo 1812.

Nel 1806 muore a Bologna la celebre cantante Brigida Giorgi. Aveva 49 anni ed era celebre in Italia ed Europa per la sua splendida voce. Era figlia di un suonatore ambulante che girava le vie di Crema e del cremasco. Sempre nel 1806 la città annovera ben sei caserme dove vivono numerosi gendarmi, per preservare l'ordine e difendere la dominazione francese. Servirà a poco perché a breve torneranno gli austriaci. Ancora nel 1806 viene istituito in città l'ufficio del registro, mentre nel 1809 si inaugura il cimitero maggiore, in via Camporelle, nel posto dove è ancora oggi, su progetto dell'anno precedente dell'ingegner Antonio Maridati. Sempre quest'anno è aperta in città una casa per i vecchi indigenti, l'albergo dei poveri. In autunno, sul campanile di S.Bernardino, secondo per altezza in città, si installa il telegrafo ottico, un sistema di comunicazione basato sulla luce che permette di passare notizie a grandi distanze in tempo relativamente brevi.

Il 20 aprile 1814 gli austriaci rientrano in Crema. E' la fine del regno d'Italia e in città i nuovi padroni danno ordini al podestà Benvenuti. L'anno successivo nasce il Lombardo Veneto, con tanto di giuramento del consiglio comunale di Crema nella sala del consiglio.

Siamo nel 1816 quando gli austriaci ristabiliscono la provincia Lodi Crema, che resterà attiva fino al 1859 (anno in cui cade il Lombardo Veneto), ma che vedrà il capoluogo sempre e solo a Lodi. Sempre in quell'anno grandi feste in città per la visita di tre giorni dell'imperatore d'Austria Francesco I, ospite a palazzo Benvenuti, oggi sede del seminario, con il musicista Stefano Pavesi che lo allieta con la sua musica nel teatro del Piermarini. In questa occasione l'imperatore concede il titolo di città regia a Crema.

Intanto un nobile cremasco inventerà una pistola a più colpi, senza però brevettarla. Ma questa è un'altra storia, la prossima.


Il castello di porta Serio

Cittadino cremasco, il primo quotidiano di Crema (1797)

La casa del vescovo

Il vescovo Ronna, nominato da Napoleone

L'atto di nomina del vescovo

Piazza Duomo ai primi dell'ottocento

Comune e duomo

Crema elevata al rango di città regia

Le tre rogge che attraversavano la città


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