Dal territorio, 27 agosto 2024
(Annalisa Andreini) C’era una volta la torta sbrisolona. E c’è ancora in tutto il suo splendore.
È una torta a base di mandorle caratteristica della Lombardia, in particolare di Mantova ma è molto diffusa nel cremasco, nel cremonese e nel lodigiano e anche in Emilia-Romagna e nel veronese.
È un dolce molto semplice, di origine contadina, duro e friabile, che viene solitamente servito a piccoli pezzi. Da qui deriva il nome sbrisolona, da “sbrina”, briciola: si mettevano insieme alcuni ingredienti sbriciolandoli in una ciotola.
Una torta, dunque, fatta di tante briciole croccanti, tant’è che qualcuno la chiama anche sbriciolata.
La sua peculiarità è di essere una torta bassa e rustica.
Ottima come dessert a fine pasto, in purezza o in accompagnamento a una dolce crema di mascarpone, che è in perfetta sintonia, come propongono anche in un ristorante di Cremona.
Sta molto bene anche servita vicino a una tazzina di caffè e alcuni locali, come la Croce di Malta di Pieranica, la propongono così, a fine pasto, .
La ricetta
Ingredienti
Farina bianca 150 gr
Farina di mandorle 250 gr
Farina di mais fioretto 100 gr
Burro freddo a pezzetti 100 gr ( o 50 gr di burro e 50 gr di strutto)
Zucchero 200 gr (compreso quello per decorare la superficie)
2 tuorli d’uova
50 gr di mandorle grezze da tritare
La buccia del limone grattugiata fine
Un bicchierino di Maraschino
Lievito per dolci 10 gr
Un baccello di vaniglia
Un pizzico di sale fino
Procedimento
Tritare le mandorle, unire le farine, la vaniglia, il limone, i tuorli, burro freddo a pezzetti. Sbriciolare con le mani fino a creare un composto sabbioso. Terminare con qualche mandorla intera e disporre il composto in una teglia bassa. Infine aggiungere qualche mandorla intera e cospargere di zucchero. Cuocere in forno statico a 180 gradi per una mezz’ora circa.