Trigolo, 20 dicembre 2024
(Valentina Ricciuti) Paola Biaggi lascia dopo 15 anni come vicesindaco del comune di Trigolo. "Il mio è un grido di dolore verso il sistema. Come amministratori non riusciamo più a dare pronta risposta ai bisogni dei nostri concittadini".
Cosa è cambiato?
"Siamo sommersi dalla burocrazia. Quando ho cominciato questa avventura, nel 2009, accanto al sindaco più giovane di Italia Christian Sacchetti, c'era entusiasmo e, nonostante fossimo alle prime armi, riuscivamo ad avere risultati concreti, aiutare chi aveva bisogno e far progredire il paese. Oggi questo non è più possibile e la gran parte di quello che si vuol portare avanti non dipende più da noi. Non ce la faccio l più a incontrare i miei concittadini, guardarli negli occhi e prendere tempo, rimandare o alzare le braccia".
Può fare un esempio?
"Non siamo ancora riusciti a completare la riqualificazione della scuola e del municipio, da molti anni ammalorati. Dopo aver progettato l'intervento all'edificio comunale, rispondendo in modo puntuale a tutte le richieste della soprintendenza (essendo in pieno centro storico), lo scorso agosto abbiamo ricevuto un'ennesima richiesta alla quale entro dieci giorni bisognava rispondere con un nuovo progetto (e di conseguenza, una nuova spesa a carico delle casse comunali). Tutto questo fa accumulare ritardi su ritardi, su cui non abbiamo alcun potere".
Come mai dalla soprintendenza hanno fatto nuove richieste, in un secondo tempo?
"Semplicemente, era cambiato il funzionario incaricato mentre il precedente era stato trasferito".
Le sue motivazioni nella lettera di dimissioni sono però riassunte come puramente personali...
"Perché non ho assolutamente nulla contro i miei colleghi o verso i dipendenti della macchina amministrativa, anzi. Mi sono sempre trovata bene con tutti e continuerò a essere disponibile ma non con responsabilità di giunta. Mi sono ricandidata lo scorso maggio perché fortunatamente quest'anno si sono affacciate nuove persone alla politica comunale e ne sono felice. Sono stata contenta di affiancarli e continuerò a essere a loro disposizione per qualsiasi quesito. Rimarrò ovviamente in consiglio. Alla mia età non voglio però più trascurare gli affetti per partecipare a riunioni per poi non riuscire comunque a portare a casa il risultato. A 66 anni non posso più permettermelo, ne va della mia serenità".
Questa sera è in programma una seduta del consiglio comunale e probabilmente il ruolo di vicesindaco verrà coperto dall'assessore Matteo Carissimi e le deleghe assessoriali sull'istruzione e cultura affidate a un consigliere di maggioranza con solide competenze, all'interno del mondo scolastico.