
Crema, 01 agosto 2025
Venti pazienti ricoverati al Kennedy con diagnosi di Alzheimer, tutti paganti.
A Crema la sentenza del tribunale di Milano non viene applicata, in attesa di chiarimenti.
La Cassazione ha già dato una risposta al problema: le prestazioni socio-assistenziali per pazienti affetti da malattie come l’Alzheimer e la demenza senile devono essere considerate inscindibilmente connesse alle prestazioni sanitarie, un legame che implica che l’intero costo di permanenza nelle Rsa debba gravare sul Servizio sanitario nazionale (Ssn): non solo i costi relativi alle cure sanitarie, dunque, ma anche quelli, molto onerosi, di ricovero e assistenza presso le Rsa.
"Abbiamo dato mandato al nostro avvocato di chiedere chiarezza - informa il presidente della Benefattori cremaschi Gianni Risari. - Peraltro questa sentenza ha già trovato applicazioni divergenti a Mantova e a Cremona. Quindi, restiamo in attesa di un parere vincolante. Certo che se i venti pazienti non pagassero il canone richiesto, per noi sarebbe un disastro e necessariamente dovrebbe intervenire la Regione, piuttosto che lo Stato":
Ricordiamo che le persone residenti al Kennedy pagano una retta di circa 2000 euro l'anno e altrettanto fa la regione Lombardia per ciascun paziente. Se i malati si Alzheimer fossero esentati dalla retta, si creerebbe un buco nei conti dell'ospedale di 40mila euro.