
Cremona, 10 maggio 2020
Sono terminate le perquisizioni della Guardia di finanza e dei carabinieri dei Nas nelle strutture per anziani della nostra provincia, ordinate dal procuratore Roberto Pellicano e cominciate qualche giorno addietro. I militari hanno visitato otto Rsa, sei nel cremonese e due nel cremasco, prelevando documenti da portare all'attenzione del procuratore. Le strutture perquisite dagli inquirenti sono Cremona Solidale, Cingia de' Botti, Sospiro e Casalbuttano, la Fondazione La Pace di via Massarotti a Cremona, la Casa di riposo Villa Sacro Cuore – Coniugi Preyer”di Casalmorano, la Fondazione Benefattori Cremaschi a Crema e la Fondazione Casa di Riposo Ospedale dei Poveri di Pandino.
Al momento sembra che non vi siano n programma altre perquisizioni. Nelle varie strutture, dove i responsabili hanno mostrato massima collaborazione, le forze dell'ordine hanno prelevato documenti, registri e anche mail che hanno messo a disposizione del magistrato. Le ipotesi di reato potrebbero contemplare anche l'omicidio colposo, qualora il procuratore ravveda comportamenti negligenti che poi sono sfociati nella morte di numerosi ospiti. E' intenzione del procuratore Pellicano capire quel che è successo perché appare evidente che il numero delle vittime nelle ultime settimane è qualcosa di fortemente anomalo: basta confrontare i dati di quest'anno con quello dello scorso anno. Al momento comunque il fascicolo aperto è nei confronti di ignoti.
Secondo il procuratore nelle strutture il coronavirus evidentemente ce l'ha portato qualcuno e i sospetti si accentrano sul personale. Il magistrato ha spiegato che avendo chiuso le strutture ai parenti, il sospetto ricade sul personale che aveva naturalmente libero accesso alle strutture. A questo bisogna anche aggiungere che i tamponi ai dipendenti non è stato fatto nell'immediato e questo non ha permesso di scoprire chi fosse affetto da coronavirus. Il procuratore deve accertare il comportamento dei responsabili delle strutture e se quanto messo da loro in atto sia stato sufficiente. Dalla procura fanno sapere che i tempi dell'indagine non saranno brevi e che individuare eventuali responsabili non sarà per nulla semplice.
Nella foto, il tribunale di Cremona