
Soncino, 23 ottobre 2025
Si è conclusa con la condanna a cinque mesi di prigione, che non farà e un anno di sospensione della patente, oltre a un risarcimento di 3000 euro alla vittima il processo nei confronti di una persona di Soncino che, alla guida della sua Mercedes aveva investito, la sera del 29 dicembre 2021, un giovane a bordo del suo motorino.
In aula si è dibattuto parecchio su quanto accaduto quella sera. Il trentenne alla guida della sua Mercedes non aveva dato la precedenza al giovane di 22 anni a bordo dello scooter e in più aveva bevuto troppo. Il punto del contendere era se l'automobilista avesse provocato o meno il sinistro. Che lo scooter avesse la precedenza, è indubbio, ma l'avvocato del trentenne ha sostenuto che il giovane scooterista avesse impennato il suo mezzo e poi fosse finito addosso alla Mercedes, tesi contestata dall'avvocato del giovane investito. C'è anche da dire che a seguito dell'incidente il 22enne aveva riportato parecchie lesioni a causa delle quale aveva dovuto sottoporsi a interventi chirurgici. Tuttavia, il perito Cinzia Cardigno, chiamato a ricostruire il sinistro, ha dichiarato in aula che non c'era alcun dubbio sul fatto che la Mercedes dovesse dare la precedenza allo scooter e che la visibilità era tale da non impedire alla Mercedes di vedere lo scooter. Di qui la sentenza che non ha trovato d'accordo l'avvocato Filippo Rizzi, difensore dell'automobilista, che ha preannunciato ricorso.